Le vere rivoluzioni hanno luogo nel silenzio degli uffici e non nelle piazze, ed è per questo che nessuno si è accorto della rivoluzione mondiale che ha avuto luogo il 29 marzo 2019. Solo un piccolo sussulto ha attraversato la periferia dei mezzi di informazione, e quell’istante è subito svanito in quanto l’evento è stato descritto in termini poco chiari alle masse.
Nessuno dei capolavori del populismo mondiale tipo « Libertà, uguaglianza, fraternità”, “Patria o morte” o “Potere ai consigli, pace al popolo, pane agli affamati, fabbriche al lavoratore e terra ai contadini” è stato usato. Ed è per questo che quello che è successo è stato compreso in Russia solo da poche persone. E ne sono stati fatti commenti tali che le masse o non li hanno ascoltati per niente, o non li hanno letti fino alla fine. Oppure hanno ascoltato fino alla fine, ma non hanno capito niente.
Ma avrebbero dovuto, perché il mondo è cambiato così radicalmente che è sicuramente giunto il momento per Nathan Rothschild, dopo aver accartocciato il cappello in mano, di salire su una Rolls-Royce blindata [è uno scherzo riferito a quello che Lenin ha fatto] e di gridare a tutto l’Universo: “Compagni! La rivoluzione mondiale, del cui bisogno i rivoluzionari hanno a lungo parlato, si è realizzata!” [parafrasi di ciò che disse Lenin]. E avrebbe totalmente ragione. Ma i risultati della rivoluzione saranno attuati lentamente, e questo è il motivo per cui sono impercettibili alla popolazione. Gli effetti, tuttavia, saranno presto visti assolutamente da tutti, fino all’ultimo cuoco [in inglese] che non cerca nemmeno di imparare rapidamente a governare uno stato.
Questa rivoluzione è chiamata “Basilea III”, ed è stata realizzata dalla Bank for International Settlements (BSI). La sua essenza è la seguente: la BSI gestisce il Fondo Monetario Internazionale e questo, a sua volta, gestisce le banche centrali di tutti i paesi. Il cuore di tale controllo è chiamato BCBS: Comitato di Basilea per la Supervisione Bancaria. Non si tratta solo di un inutile Dipartimento di Stato USA o del Congresso del Senato americano. Non è uno stupido Pentagono, un piccolo Dipartimento del Tesoro pronto a scattare agli ordini della CIA, o la sede di un collettivo di agricoltori chiamato “Casa Bianca”.

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La sede di Basilea della BRI, Banca dei Regolamenti Internazionali

Non sono nemmeno le banche della Federal Reserve statunitense a governare tutta questa “ricchezza”. Questo è un governo combinato di tutti loro assieme. Quel vero Governo Mondiale di cui quelle stesse persone cercano di non parlare ad alta voce.
Il BCBS è il Politburo del mondo ed il suo Segretario Generale, secondo le indiscrezioni, è il compagno Baruch. La struttura sotterranea del Comitato centrale è ancora più segreta. Vengono usati molti eufemismi a riguardo, ed il più adeguato è “gnomi di Zurigo”. Questo è il soprannome dei banchieri svizzeri. Non sono nemmeno i proprietari di banche commerciali, ma proprio uomini dall’aria ordinaria e residenti nella città svizzera di Basilea. Hitler, che tentò di unificare il mondo intero sotto il Terzo Reich, rispettò la neutralità della Svizzera durante tutta la guerra, e non osò attaccarla. E, com’è noto, in Svizzera, a parte il fuciliere svizzero, in realtà non esiste nemmeno un esercito. Allora, da chi era spaventato l’indiavolato Fuhrer?
Tuttavia, le “raccomandazioni” che sono state fatte dal BCBS il 29 marzo 2019 sono state immediatamente recepite e accettate a comando per l’attuazione da tutte le banche centrali del mondo. E la nostra Banca Centrale Russa non fa eccezione. C’è perfino a riguardo la dichiarazione del servizio stampa della Banca Centrale della Federazione Russa pubblicata [in russo] sul suo sito ufficiale. E’ intitolata “Sui termini di attuazione di Basilea III”. La rivoluzione mondiale era prevista nel 2017 (magìa di date e cifre o solo una coincidenza? [riferimento al 1917]), ma è iniziata solo ora.
La sua essenza è semplice. Nel mondo, il sistema della supremazia esclusiva del dollaro sancito nel 1944 a Bretton Woods, in cui il ruolo dell’oro era riconosciuto come un equivalente del denaro mondiale, venne abbandonato definitivamente dal sistema monetario con la riforma del 1976 in Giamaica. Il dollaro divenne in effetti la moneta mondiale e l’oro divenne un bene di scambio ordinario, alla pari di altri metalli o dello zucchero, e scambiato a Londra nella borse delle materie prime. Tuttavia, questo orientamento fu deciso lì solo da tre aziende del “Pool di Londra”, possedute da un numero ancora minore di proprietari. Ma, comunque, fu il petrolio a sostituire l’oro come controvalore del dollaro.
Viviamo in questa situazione da allora. L’oro era considerato una riserva di terza categoria per tutte le banche, da quelle centrali a quelle commerciali, e le riserve erano costituite, in primo luogo, da dollari e obbligazioni degli Stati Uniti. Le norme di Basilea III richiedono, innanzitutto, un aumento delle riserve monetarie. Questo ostacola l’utilizzo di tante di queste risorse delle banche per la realizzazione di manovre espansive, ma la misura si è rivelata obbligatoria al fine di garantire una maggiore stabilità del sistema bancario mondiale rivelatasi insufficiente in caso di crisi.
In Russia gli pseudo-patrioti sono stati molto indignati per questo, e hanno chiesto di rifiutare Basilea III in quanto ritenuto una “cessione di sovranità”. In realtà, nell’ottica di irrigidimento degli standard internazionali di sicurezza delle banche, questa era una richiesta abbastanza normale. Ma dal momento che noi [Russi] non stampiamo dollari, ha avuto, ovviamente, un certo impatto su di noi. E poiché l’alternativa è un’uscita dal circuito finanziario mondiale in direzione di un completo isolamento, le nostre autorità, ovviamente, non hanno voluto accettare l’assurda definizione degli “pseudo-patrioti” di “cessione di sovranità”. Ma chiamare libera sovranità il mettere la testa in un cappio è, sicuramente, una strana interpretazione del termine.

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Jacob Rothschild, IV barone Rothschild

L’accordo di Basilea III stabilisce questo: l’oro in quanto riserva di terza categoria era precedentemente stimato al 50% del suo valore nei bilanci delle banche mondiali. Allo stesso tempo, tutti i proprietari di liquidità nel mondo commerciavano in oro non fisicamente, ma su carta e senza il reale spostamento del metallo, in quanto il suo volume al mondo non era sufficiente per transazioni reali. Ciò è stato fatto per calmierare il prezzo dell’oro e mantenerlo il più basso possibile e questo, prima di tutto, a beneficio del dollaro. Dopo tutto, il dollaro è agganciato al petrolio che non può costare meno del prezzo di un grammo di oro al barile.
Ora si è deciso di mettere l’oro non nella terza, ma “proprio” nella prima categoria. E questo significa che ora è possibile valutarlo non al 50, ma al 100% del suo valore. Ciò porta ad una rivalutazione totale di un bilancio. E, riguardo alla Russia, significa che ora possiamo tranquillamente, con tutte le basi legali, riversare quasi 3 trilioni di rubli nell’economia. Per essere precisi, sono oltre 2,95 miliardi di rubli o 45 miliardi di dollari equivalenti sommabili al totale del bilancio attuale. La Banca Centrale della Federazione Russa può versare questo denaro nella nostra economia con tutti i crismi legali. Come questo in realtà sarà attuato, non è ancora noto. La fretta qui, senza calcolare tutte le conseguenze, è molto pericolosa. Malgrado questa emissione non sia considerata inflazionistica, nella realtà è tutto molto più complicato.
Nei prossimi mesi nulla cambierà al mondo. L’inversione ad U sarà molto lenta. Negli Stati Uniti le riserve auree ammontano ufficialmente a 8133,5 tonnellate, ma esiste una sorta di moltiplicatore finanziario: per ogni dollaro d’oro le banche ne stampano 20-30 in formato digitale: gli Stati Uniti riceveranno ufficialmente solo 170 miliardi di dollari al bilancio, ma tenendo conto del moltiplicatore diventeranno 4,5 migliaia di miliardi. Questo spiega perché la FED mantiene i tassi di interesse in crescita, e finora tiene costante la rotta verso l’abbassamento dei totali di bilancio – si teme un’ondata di iperinflazione.
Ma i più grandi stati che contemporaneamente sono anche grandi detentori d’oro adesso rivaluteranno le loro riserve aurifere e di valuta estera: Germania, Italia, Francia, Russia, Cina e Svizzera sono paesi in cui le riserve aurifere superano le 1.000 tonnellate. Si noti che in questa lista non vi è la negletta Gran Bretagna: le sue riserve ammontano a meno di 1000 tonnellate. Gli esperti sospettano che forse non è un caso che la data della Brexit e la data di Basilea III coincidono. Il crescente potere finanziario dei leader dell’Europa – Germania e Francia – è in grado di portare a termine l’esclusione della Gran Bretagna dal continente europeo. Era necessario che uscisse prima possibile.
Quindi, sembrerebbe possibile complimentarci con noi stessi: l’era del dollaro, in vigore dal 1944 al 2019, è finita. Ora vengono riconosciuti all’oro i suoi diritti, non è più considerato un metallo di scambio ma una moneta mondiale alla pari di dollaro, euro o sterlina britannica. Ora l’oro inizierà ad aumentare di prezzo, e il suo prezzo salirà da 1200-1400$ per oncia troy fino a 1800-2000$ entro questo autunno. Ora è chiaro il motivo per cui la Russia e la Cina durante tutti questi anni hanno riversato in modo persistente i proventi delle loro esportazioni nell’aumento delle loro riserve auree. Nella situazione attuale nessuno al mondo venderà più oro.
Le nuove emissioni di denaro extra soddisferanno l’economia mondiale per 5-6 mesi. Negli Stati Uniti questo denaro potrà essere utilizzato per diminuire il debito astronomico. Forse questo non è stato l’ultimo motivo per cui Zurigo ha preso una decisione del genere. Ma in fin dei conti, quello che emerge maggiormente è il tentativo di uscire dall’ombra di una pericolante Torre di Pisa rappresentata dal dollaro.

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Miniera d'oro in Sudafrica

Poiché il dollaro e il petrolio sono collegati, la crescita del prezzo dell’oro influenzerà direttamente la crescita del prezzo del petrolio. Adesso un barile può costare fino a 1,627 grammi d’oro. Una crescita dei prezzi causerà per l’economia mondiale – in cui l’85% dell’offerta di dollari in moneta si trasforma in surrogati azionari quali partecipazioni, obbligazioni e buoni del tesoro – un crollo. La borsa non sarà in grado di gestire una tale ulteriore massa di denaro in più.
Ci sarà un beneficio per i lavoratori dell’industria petrolifera – forse anche il migliore di tutti, ma non per molto. La crisi economica causata dal caro petrolio si trasformerà in una crisi anche per tutti gli operatori dell’industria petrolifera. È precisamente questa la ragione principale per cui i nostri diritti per le emissioni aggiuntive possono rimanere inutilizzati totalmente, anche se un regalo in tale forma non sarà completamente ignorato. Le delibere di maggio di Putin nel contesto attuale vengono interpretate in modo completamente diverso. La Russia si sta allontanando in tutti i modi dal modello economico basato sul petrolio. Anche con riforme politiche e rinnovo delle élite.
Perché allora la decisione di Basilea è una rivoluzione? Perché in autunno inizierà un’alluvione finanziaria nell’economia mondiale. Questo implicherà un’accelerazione dell’allontanamento della Russia e della Cina dal sistema del dollaro, ed il crollo delle economie che dipendono completamente dal dollaro, in primo luogo i paesi vassalli degli Stati Uniti. Sarà molto peggio proprio per tutti loro. E ciò significa che le ragioni per un maggiore allontanamento tra l’UE e gli USA aumenteranno di molte volte. Una riconfigurazione della mappa delle alleanze globali è in vista per il mondo.
Ed il ridisegno di queste alleanze sarà effettuato anche con metodi militari. Anche con solo un loro uso parziale. In una maniera o nell’altra, argomentazioni comprendenti l’uso della forza nel mondo cresceranno fin quasi al livello di una guerra garantita. “Quasi” è la nostra speranza, poiché gli Stati Uniti stanno perdendo tutti i principali strumenti di influenza su questo mondo. Ma non la loro forza.
Ma non è per questo scopo che gli “gnomi di Zurigo” hanno creato questo mondo, ovvero per far si che gli Stati Uniti diventino semplici ceneri radioattive. Gli Stati Uniti saranno imbevuti di acqua fredda come un reattore nucleare esploso, nel mentre il mondo entrerà nel periodo delle trasformazioni più globali degli ultimi secoli. La rivoluzione che tanti hanno atteso, che tanti hanno temuto e di cui tanti hanno parlato a lungo è iniziata. Allacciate le cinture e non fumate, il capitano e l’equipaggio vi augurano un piacevole volo.
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Articolo di Aleksandr Khaldey pubblicato su The Saker il 7 aprile 2019
Traduzione in italiano a cura di Pier Luigi S. per SakerItalia
[le note in questo formato sono del traduttore]