di
Claudio Martinotti Doria
Questo
breve saggio con glossario è il frutto di anni di letture e
dedizione all’ascolto di centinaia e centinaia di ore di
conferenze, convegni, seminari, di vari autori, tra cui prevale Mauro
Biglino, seguito da David Donnini, Zecharia Sithin, Robert Feather,
Michael Baigent, Richard Leigh, Henry Lincoln, Robert Bauval, Sabina
Marineo, Giuliana Conforto, Corrado Malanga, e tanti altri, ed in
alcuni casi anche con aggiornamenti ed approfondimenti specifici,
analisi comparata ed interazione con alcuni autori.
Cercare
di dare una forma organica alla miriadi di informazioni di cui
dispongo, renderle intellegibili, argomentarle, selezionare quelle su
cui sorvolare per motivi di spazio, per addivenire ad una sorta di
“sunto”, è impresa ardua, persino temeraria, soprattutto è una
grossa responsabilità morale, ma infine mi sono convinto, perché
continuare a rinviarne la pubblicazione on line per renderlo fruibile
almeno a qualche studioso, conservando questo sunto come ho fatto
finora solo per mia consultazione, sarebbe una scelta irrazionale ed
assurda ... Anche se tale mio lavoro non è stato del tutto
“riservato” a me stesso, in quanto almeno parzialmente era già
stato messo a disposizione di altri studiosi, occasionalmente e
parzialmente, ma allo stato attuale dell'arte, non mi risulta che
coloro che ne hanno ricevuto degli stralci o delle anticipazioni o
che ne sono gli involontari coautori (da cui ho attinto in parte), si
sia mai cimentato in un lavoro “propedeutico” del genere, che
dovrebbe facilitare l'approccio e la lettura dei lavori svolti dagli
autori sopracitati e direi anche di altri consimili.
Credo
che chiunque si accosti alle opere ed alle conferenze di alcuni degli
autori sopracitati, si domandi spontaneamente il perché solo
recentemente siano emersi questi dubbi, interpretazioni, intuizioni,
comprensioni, teorie, valutazioni, studi, ecc., e soprattutto si sia
dato voce solo ora a questioni che la stragrande maggioranza della
popolazione e delle istituzioni dava per assodate, indubitabili,
verità di fede incontrovertibili. Forse la risposta è implicita
negli stessi presupposti della domanda. Non emergono alternative
quando si assume per accettabile e conveniente la versione ufficiale
funzionale al potere dominante. Quando non si dubita e non si
verifica in alcun modo quanto ci viene inculcato, perché così fan
tutti da sempre … Che è l'atteggiamento ottimale per preservare al
potere le classi dominanti, che tramite manipolazione e menzogna,
mistificazione ed inganno, da sempre tengono all'oscuro le classi
subordinate, fornendo loro versioni addomesticate e narrazioni
suadenti che possano appagare le istanze sociali ancestrali,
spirituali e trascendentali, che nessuno mai mette in discussione,
pena divenire reietti.
La
Bibbia, che sappiamo con certezza non è certo quella originariamente
scritta, in quanto rimaneggiata, censurata, modificata, integrata e
tradotta in modi diversissimi nel corso dei secoli, non sappiamo
neppure chi e quando l'abbia scritta, ed è pervenuta a noi nella
forma selezionata dai Padri della Chiesa, dal Concilio di Nicea e dai
Dottori della Chiesa, cioè da tutti i teologi che nel corso dei
secoli sono intervenuti sul testo, sia direttamente che tramite
interpretazioni a dir poco fantasiose e strumentali ai propri fini.
Poi per secoli ne è stata vietata la lettura, per quanto sarebbe
comunque stato arduo poterne disporre di una copia, in quanto fino
all'invenzione della stampa esistevano solo manoscritti, cioè copie
scritte a mano su materie prime preziose e costosissime per l'epoca
(prima i papiri e poi le pergamene), quindi accessibili solo ad una
esigua minoranza di privilegiati, inoltre pochissimi erano in grado
leggere e scrivere. Ed infine quando sarebbe stata finalmente
accessibile e divulgabile, erano ormai prevalse le
strumentalizzazioni interpretative e la maggioranza dei lettori e
degli stessi addetti ai lavori si dedicavano alla lettura delle
interpretazioni e sovrapposizioni teologiche e non ai testi
originali, in lingua originale, e quindi la lettura è sempre stata
falsata dalle interposizioni fittizie e fuorvianti.
Ad
infrangere radicalmente e “traumaticamente” queste interposizioni
fittizie e fuorvianti è emerso nell'anno 2010 e da allora non si è
mai fermato, nonostante un ritmo di lavoro forsennato, Mauro Biglino,
che per il tramite di centinaia di conferenze e diversi libri
divenuti best sellers ha raggiunto ormai milioni di persone. La
sintesi della sua rivoluzionaria proposta è in fondo assai semplice:
leggere la bibbia letteralmente, in quanto è un libro (composto da
una molteplicità di testi) di cronaca dell'epoca precedente in cui
fu scritta, probabilmente per conservarne la memoria. Prevalentemente
è un libro di guerra, non certamente spirituale e non parla di alcun
dio, quindi va letto conservando i termini originali e non
traducendoli con invenzioni strumentali finalizzate ad avallare gli
scopi teologici posteriori. Inoltre occorre tener ben presente che a
saper scrivere in quelle antiche epoche, era un numero limitatissimo
di persone, sempre al servizio della casta sacerdotale o dei sovrani,
e quindi non avevano alcun motivo di usare linguaggi criptici,
ermetici, metaforici, mitici, ecc., per quale scopo avrebbero dovuto
ricorrervi? Per ingannare chi e nascondere cosa? E' quindi molto più
probabile che scrivessero con l'intento di preservare la memoria
degli eventi per le generazioni future appartenenti al popolo per cui
scrivevano, senza distorcere gli eventi.
L'unico
dubbio che mi sono personalmente posto è solo sui numeri riportati
nei testi antichi. Quando ad esempio si fa frequentemente riferimento
nell'Antico Testamento alle stragi compiute, frutto di rappresaglie
belliche, che all'epoca erano assai feroci, i numeri riportati delle
vittime a mio avviso è parecchio esagerato. Come qualsiasi storico
sa (la storiografia insegna), gli storici (cronisti) di ogni epoca
avevano tendenza ad esagerare con le cifre, forse con l'intento di
maggiorare la gloria e la grandezza delle proprie imprese e dei
propri leader. Per cui quando si legge che furono trucidati 7000
abitanti di un villaggio avversario, in realtà a mio avviso andrebbe
tolto come minimo uno zero, anche perché nei secoli descritti
nell'Antico Testamento, un villaggio con centinaia di abitanti era
già un grosso insediamento e sette mila abitanti potevano coesistere
in quelle che si potevano già definire città di grandi dimensioni
se non persino capoluoghi o capitali di piccoli regni.
Per
dovere di cronaca, di verità e meritocrazia, occorre riconoscere che
Biglino è quello che maggiormente ha infranto la cappa di
convenzionalità e falsità che imperversavano, ma non è stato ne il
primo e neppure l'unico a farlo, ma sicuramente lui ha avuto un
maggiore impatto pubblico e mediatico. Lui stesso riconosce nel corso
dei suoi numerosi incontri pubblici e nelle sue pubblicazioni che ci
sono stati diversi autori che lo hanno preceduto, su singoli
argomenti, periodi storici ed intenti demistificatori, con piena
corrispondenza nei risultati conseguiti.
Per
citarne uno su tutti, priviligerei senz'altro David Donnini, che
spicca per meriti e perseveranza, essendo da oltre 30 anni impegnato
nella ricerca delle fonti originarie e nella demistificazione del
Nuovo Testamento e della figura di Cristo, con un approccio storico
serio e comparativo, con ricerche sul campo, analisi e documentazioni
accurate.
Occorre
premettere, ed essere soprattutto consapevoli, che gli studiosi di
queste materie, che vanno contro l'ortodossia, sono parecchio
avversati, sia dai pregiudizi popolari tendenti a denigrarli o
deriderli, e sia dall'establishment che li osteggia soprattutto
boicottandoli, emarginandoli, riducendoli al silenzio (i media
tradizionali si occupano di loro solo quando diventano un fenomeno di
costume, quando tramite internet diventano di pubblico dominio).
Quindi occorre rendere loro merito per il coraggio che hanno
dimostrato ed i sacrifici e le penalizzazioni, che inizialmente ed in
alcuni casi anche lungamente, hanno dovuto sopportare.
Come
è risaputo Mauro Biglino si basa sul Codice di Leningrado
(Codex Leningradensis, L), un manoscritto del testo masoretico della
Bibbia in ebraico. Il testo masoretico è la versione ebraica
della Bibbia ufficialmente in uso fra gli ebrei. E’ la più
utilizzata come base per traduzioni dell'Antico Testamento per le
bibbie dei cristiani. Essa venne composta, edita e diffusa da un
gruppo di ebrei noto come Masoreti (custodi della Tradizione)
fra il primo e il X secolo d.C. Contiene parecchie varianti, alcune
significative, con la più antica versione greca detta dei Settanta.
I Masoreti furono eruditi e scribi ebrei che tra il VII e l'XI secolo
d.C. costituirono prevalentemente due scuole della tradizione nelle
città di Tiberiade e Gerusalemme per studiare e sistematizzare la
Tanakh (i 24 testi sacri dell’ebraismo). Procedettero alla
progressiva eliminazione di tutto ciò che essi giudicarono errori,
deformazioni del testo e aggiunte inserite dai vari copisti,
accumulate nel corso dei secoli, e alla minuziosa revisione
dell'intero Antico Testamento per la comunità giudaica.
Essi
accompagnarono il testo con annotazioni statistiche che avevano lo
scopo di facilitare il controllo delle copie, come ad esempio
l'individuazione della parola centrale di ogni libro ed il numero di
parole e perfino di lettere presenti nello stesso.
Il
più antico testo da loro realizzato è il Codice babilonese e la
loro opera contribuì grandemente a preservare l'Antico Testamento
ebraico nel corso del Medioevo. La parola ebraica mesorah (מסורה)
si riferisce alla trasmissione di una tradizione.
I
libri antichi non ritenuti utili ai propri scopi dottrinali ed
ideologici venivano fatti scomparire (non potendo essere distrutti
perché ritenuto atto empio e sacrilego, venivano generalmente
sepolti o nascosti), per cui non mi stupirei che alcuni di essi
fossero ancora oggi custoditi in qualche luogo inaccessibile al
pubblico.
Prima
di Biglino, come già sopra riportato, ci furono alcuni studiosi che
capirono l’inganno in cui versa la religione monoteista e
cattolica, ad esempio negli anni 60 un biblista di nome Carlo
Enzo, aveva capito le stesse cose di Biglino come mezzo secolo di
anticipo, ma fu censurato ed emarginato dal vescovo Albino Luciani
che poi divenne Papa Giovanni Paolo I per poco più di un mese.
Qui
di seguito vi metto a disposizione un glossario che spero
possa aiutarvi nel caso vi accostiate per la prima volta agli studi
di Biglino e degli autori sopracitati, facilitando la comprensione
dei contenuti dei testi o di quanto sentite pronunciare durante una
conferenza di quelle disponibili on line. Se nel paragrafo di ogni
singola voce ne trovate citate alcune che non conoscete, andate a
vedere se è trattata appositamente, non avendo potuto apporre ogni
volta la precisazione di rimando “vedi voce relativa o
specifica”(se non nella prima voce del glossario), per non
appesantire il testo. In proposito la prima voce che converrebbe
consultare prima possibile è quella di “Elohim”, perché
ripetuta spesso. Ovviamente il contenuto di ogni singola voce da me
riportata è frutto di elaborazione altamente probabile ma non certa,
non vi è alcuna certezza in tale materia, è semplicemente la
sintesi descrittiva degli studi fruibili allo stato attuale, come
sono stati da me estrapolati dagli autori sopracitati. I contenuti
sono inoltre piuttosto riduttivi, non avendo certo il sottoscritto
alcuna velleità e tanto meno capacità di produrre una specie di
Treccani sull'argomento … L'unica voce abbastanza esaustiva da me
curata è Yehoshua ha Notzrì,
tradotta impropriamente come Gesù di Nazareth (poi divenuto Gesù
Cristo), dedizione causata da motivi di ovvio interesse culturale e
spirituale, per demistificare le montagne di menzogne ed invenzioni
fantasiose che gli sono state attribuite che con la storiografia non
hanno nulla a che vedere, ma semmai con la teologia.
Adam
Erano
semplicemente gli uomini, modificati geneticamente e clonati dagli
Elohim (vedi voce relativa) per essere utilizzati al loro servizio,
quindi resi più evoluti ed intelligenti (homo sapiens sapiens
geneticamente modificato) rispetto alle altre specie esistenti sulla
terra decine di migliaia di anni fa (cro-magnon, neanderthal, ecc.),
ed erano collocati inizialmente in aree delimitate sotto il controllo
degli Elohim, come ad esempio il Gad Eden (vedi voce relativa) ed
altri luoghi simili descritti in quasi tutte le culture e tradizioni
dei popoli di ogni continente
Arca
dell’Alleanza
Era
un marchingegno tecnologico estremamente pericoloso, produttore e
condensatore di energia, arma utilizzata in guerra, e mezzo di
comunicazione radio, veniva spostata ed utilizzata solo da personale
addestrato dotato di indumenti speciali di lino rivestiti con fili
metallici per proteggersi dalle radiazioni, anche il contenitore in
cui era riposta l’arca era una specie di gabbia di Faraday. Chi la
toccava inavvertitamente moriva all’istante. E’ assai probabile
che fosse simile allo Scrigno di Ra, molto più antico, che
veniva custodito nella città sacra ed avamposto militare di
Per-Sopdu oggi Saft-el-Henneh, nel Basso Egitto. Sopdu era il
dio egizio della guerra, un dio guerriero, esattamente come Yahweh.
Il nome antico del sito era Hut-Nebes dove sorgeva una Porta del
Cielo. In un naos, una cella monolitica di granito in cui la
statua della divinità guerriera (di provenienza asiatica) era
riposta, vi sono scritte che descrivono lo Scrigno di Ra come un’arma
che emetteva raggi folgoranti letali per i malcapitati, nella
migliore delle ipotesi provocava gravi ustioni, quindi era
chiaramente un’arma da guerra. Lo Scrigno di Ra fu costruito a
Heliopolis e poi trasferito a Per-Sopdu. Interessante notare come gli
dei dell’antico Egitto venissero anch’essi considerati non
immortali, dotati di lunga vita ma mortali, proprio come gli
elohim.
Arcangeli
Michael,
Raphael e Gabriel, ecc. erano funzioni e non nomi propri, erano
malachim, cioè individui in carne ed ossa, forse elohim di rango
gerarchico inferiore. Gabriele (significa “uno che esercita il
potere per conto di un El”) ad esempio era un ish, cioè maschio,
indica un grado o funzione gerarchica di un El, si era rivolto a
Maria probabilmente perché selezionata per la sua bellezza per un
innesco di ingegneria genetica o per una riproduzione sessuale
tradizionale. Il resto è tutta teologia mitologica. Michele
(significa “chi come un El”) era un alto grado militare,
comandante di schiere di malachim. Raffaele (significa un El che
guarisce) erano i malachim medici
Ashtarte
Era
l'elohim femmina dei Sidoniti, Grande Madre fenicia e cananea legata
alla fertilità, assimilata dagli egizi e traslata nella dea Iside.
Da altri popoli contigui era conosciuta come Astaroth, nota
con molti altri nomi, che in seguito furono trasfigurati in demoni
(come fossero unità differenziate), come molti altri elohim,
avversari di Yahweh. Era equiparabile all'Inanna sumerica,
l'Ishtar babilonese, la Tanit punica, e
l'Afrodite/Venere greco-romana
Beelfegor
Era
l'elohim dei Caldei e dei Moabiti, divenuto Belfagor, forse è lo
stesso Kamosh (vedi altra voce specifica) in quanto ritenuto un suo
epiteto, sessuofilo, etimologicamente colui che mostra gli organi
sessuali, probabilmente era un superdotato e maniaco sessuale. Beel
in lingua originale era Baal, cioè Signore. Molti, nonostante
i rischi di morte per tradimento, disertavano le fila di Yahweh per
unirsi ai seguaci di Beelfegor, proprio perché meno militarista e
più edonista
Beelzebub
Era
l'elohim dei Filistei, divenuto per successive traduzioni e
traslazioni Belzebù, etimologicamente Signore delle mosche o
dell’arte medica
Bibbia
E'
una copia riduttiva (una specie di Bignami) di testi più antichi cui
ha attinto a piene mani, soprattutto dell'Epopea di Gilgamesh di
Utnapishtim o Atraḫasis e dell’Enûma Eliš, cioè
testi sumero accadici e fenici, e probabilmente anche egizia, con
riferimento alla dinastia degli Amenhotep (XVIII dinastia), il
IV faraone dei quali assunse il nome di Akhenaton e fu il
primo storicamente che inventò il monoteismo e lo impose in Egitto e
che influì su altre popolazioni ivi insediate e poi trasferiti
altrove, tra cui la comunità giudaica dell’Isola di Elefantina
dove nel 1945 trovarono i codici di Nag Hammâdi, un
insieme di testi gnostici cristiani e pagani, ed altre presso il lago
Tana in Etiopia, oltre alla comunità essena di Qumran. In
proposito sarebbe opportuno considerare talune religioni dell'epoca
(come anche alcune successive, anche a noi prossime e contigue) in
modo più flessibile e prudente, anziché limitarsi a collocarle
riduttivamente
in grossolane categorie differenziate (come ad es. politeismo e
monoteismo), perché non sono così facilmente classificabili, avendo
spesso confini sfumati, occorrerebbe non definirle monoteiste ma
sarebbe meglio considerarle nell'ambito della monolatria e
dell'enoteismo.
Cherubini
Il
termine è stato tradotto dai teologi come Angeli superiori
sorveglianti, in realtà erano macchine volanti aggregate al Ruach
(vedi voce specifica) che potevano venire “cavalcate” dagli
elohim, velivoli monoposto utilizzati dagli elohim e malachim. Erano
altresì indicati in tal modo i componenti meccanici a protezione e
copertura dell’Arca dell’Alleanza, che svolgevano anche funzioni
di comunicazione radio.
Dei
Tutti
gli dei descritti nei vari testi antichi e nelle mitologie di tutto
il mondo hanno gli stessi costumi, usanze ed esigenze, come il fumo
della combustione del grasso animale delle viscere per potersi
calmare: dai Neteru egiziani, Hannuna(ki) sumero
accadici, i Deva degli indù, Theoi greci, Asi
nordici, figli di Dana dei celti, gli Elohim degli
ebrei, i Deus romani, ecc..
Elohim
– El - Eloah
Il
primo è al plurale ed il secondo e terzo invece sono al singolare,
sono sempre stati tradotti dai teologi come Dio e dagli ebrei come
legislatori/e supremi/o. Erano probabilmente colonizzatori alieni,
nella Bibbia ne sono identificati per nome come minimo una ventina,
ma erano indubbiamente molto più numerosi. L’unica descrizione
indiretta è nel libro etiopico di Enoch (che era talmente in
stretti rapporti con gli elohim che lo portarono con loro per
sempre): pelle ed occhi chiari e luminosi, capelli rosso chiaro
(fenotipo albino). Si potevano riconoscere anche dal modo di
camminare e dalle orme e calzature, come riportano anche i testi
greci … In base alla moderna ufologia dei contattisti, coloro che
hanno avuto esperienze di incontri ravvicinati del V tipo, li
definirebbero probabilmente i “nordici”, che però risulterebbero
molto evoluti e pacifici e con intenzioni salvifiche verso l’umanità,
mentre in base alla bibbia studiata e riportata da Biglino sono
tutt’altra cosa … Quindi è probabile che le tipologie aliene
siano molto più numerose di quanto si sappia finora. Da alcuni testi
antichi coevi all’Antico Testamento ma anche molto più antichi, ad
es. risalenti alla Civiltà dell’indo-Sarasvati e degli Arii
o Ariani, i cui testi sono molto più descrittivi e dettagliati
della Bibbia (che è una specie di Bignami rispetto ad es. ai Veda
o le Upaniṣad) si evince che debbano essere centinaia di
migliaia le specie aliene umanoidi che popolano l’universo, ed in
questi testi sono descritte con novizia di particolari di quali mezzi
siano dotati coloro che sono scesi a colonizzare la Terra, come ad
es. i Deva sui loro Vimana, equivalenti agli elohim sui
loro kavod, rivelando un livello di civiltà di cui possiamo renderci
conto solo nella nostra epoca, per analogie delle rispettive
tecnologie, non certo allora, presso una popolazione perlopiù nomade
dedita prevalentemente alla pastorizia.
El
Shaddai
Era
un elohim, probabilmente il padre di alcuni elohim sopracitati delle
tribù semitiche, tra cui Yahweh, Milkom e Kamosh, che è quello che
si presenta ad Abramo. Viene comunemente tradotto come Dio
Onnipotente, ma sarebbe in ogni caso errato in quanto il significato
del vocabolo in ebraico dovrebbe essere dio (el) della montagna o
della steppa oppure dio (el) violento e potente. La prima ipotesi è
credibile in quanto Yahweh diverse volte si manifesta in cima ad una
montagna, forse perché gli elohim si insediavano in alto per motivi
di sicurezza o di facilità di respirazione.
Elyon
Tradotto
dai teologi come l'Altissimo, era il comandante supremo degli elohim
cui si riferisce l’Antico Testamento masoretico, che ha costituito
da base per tutte le bibbie successive dal IX secolo in poi che hanno
prevalso nell’Occidente, che pare sia sceso sulla Terra pochissime
volte ed abbia deciso la spartizione delle varie zone di influenza e
la distribuzione delle varie tribù e popoli tra i suoi sottoposti.
Eva
Fu
creata per clonazione dall’adam, forse tramite un passaggio
intermedio, una femmina ponte (Lillith), che poi fu fatta
sparire dai traduttori e scribi successivi, come tutte le femmine di
una qualche importanza. Mangiò il frutto (non la mela che non
esiste, non è mai citata nella Bibbia, così come non esiste alcun
“peccato originale”, che è un'invezione molto posteriore), che
tradotto letteralmente significa che fece sesso e rimase in cinta da
parte del Nahash (vedi voce specifica).
Gan
Eden
Tradotto
impropriamente come paradiso, nei vari passaggi da una lingua
all'altra e da un luogo all'altro, era una località recintata e
protetta (giardino e/o frutteto con probabili vivai, serre,
laboratori, ecc.) dove sperimentavano OGM vegetali e zootecnia
avanzata a scopo alimentare, dando vita a quella che viene definita
la civiltà agricola, rendendo l’uomo da cacciatore raccoglitore
nomade a sedentario ed agricoltore. In questo luogo inserirono gli
Adam per lavorarci e poi in seguito ad ingegneria genetica clonarono
la femmina (il maschio in ebraico è Ish e la femmina Isha, cioè
uoma). Il luogo era collocato in alta Mesopotamia tra l’Anatolia ed
il Caucaso, dove la moderna scienza colloca moltissimi fenomeni
agro-zoologici avvenuti migliaia di anni fa, di salti evolutivi
biologicamente inspiegabili. Poi ci furono contrasti tra gli elohim a
proposito della riproduzione della femmina, che non avrebbe dovuto
avvenire. In seguito una parte degli adam fu cacciata dal Gan Eden
(guidati da Caino, primogenito di Eva), in quanto divenuti pericolosi
ed insidiosi per gli stessi elohim, i quali molto probabilmente
fondarono la civiltà Sumera, che inspiegabilmente era già in
possesso di tutte le basi culturali tecnico scientifiche per
prosperare ed espandersi (di punto in bianco). L'ipotesi è fattibile
in quanto gli adam cacciati dal Gan Eden erano molto più evoluti ed
acculturati rispetto al resto della popolazione mondiale dell’epoca,
circa 4000 anni prima di Cristo.
Gibborim
Sono
figli degli elohim accoppiati con femmine adamitiche, cioè i semidei
mitologici, tradotto come uomini potenti e famosi. Sono loro
(semidei) in tutti i testi antichi che avviano le civiltà principali
conosciute sulla Terra
Hadad
Era
l'elohim degli Aramei
Hanunnaki
Gli
hanunna, così venivano chiamati dagli antichi sumeri prima che
sbarcassero sulla terra (ki), provenivano da un pianeta desolato,
privo di vegetazione. Secondo Zecharia Sitchin provenivano da
Nibiro, presunto pianeta del Sistema Solare ai suoi margini
estremi con una rotazione di 3600 anni attorno al Sole. Proprio
recentemente pare gli astronomi abbiano scoperto un pianeta di grandi
dimensioni che in precedenza nessuna sospettava potesse esistere.
Kemosh
Era
l'elohim dei Moabiti, forse fratello di Yahweh
Kavod
Tradotto
dai teologi come “gloria”, era un velivolo degli elohim,
probabilmente con motore al plasma e quindi producente masse gassose
ionizzanti e fortissimi campi magnetici (micro-onde) che
spiegherebbero le precauzioni che occorreva prendere per non finire
ustionati o uccisi al suo passaggio. Era rumoroso ed era un velivolo
da battaglia, dotato di armi ad energia e cosiddette del “terrore”
come quelle utilizzate nel 2025 a.c. sulle città della Pentapoli
a nord del Mar Morto: Sodoma , Gomorra, Adma, Zoar e Zeboim, e
su un centro di comando nel Monte Mashu su uno spazioporto in
Sinai. Dalle descrizioni bibliche e dei testi sumero accadici e
mesopotamici dei loro effetti immediati e successivi, anche dopo
secoli e millenni (come emerso da recenti ricerche in loco), si
trattava probabilmente di armi nucleari, il cui fallout colpì anche
le popolazioni della Mesopotamia e gli stessi elohim che decisero di
utilizzarle, per cui da quel momento cessarono di usarle e fecero
combattere i popoli sottomessi con armi convenzionali. Dopo
quell'esperienza gli elohim furono costretti ad abbandonare l’area,
che probabilmente pose fine alla civiltà sumerica. Questi racconti
sono contenuti nel dettaglio nelle Lamentazioni di Ur ed Uruk,
che erano città sumere e nell’Epopea di Nergal, che
ovviamente furono sempre interpretati come miti e leggende.
Malachim
Tradotti
dai teologi come Angeli, erano in realtà pericolosi messaggeri
portaordini, esecutori di ordini e guardiani degli umani per conto
degli elohim, in pratica ufficiali subordinati agli elohim dominanti.
Si potevano mimetizzare tra gli umani ed erano ritenuto molto
pericolosi, soprattutto per le femmine che dovevano prendere
precauzioni nell’abbigliamento per non provocarli sessualmente (ad
es. coprirsi i capelli con dei veli), perché pare non andassero
molto per le spicce, non si facevano scrupoli con gli umani. Potevano
essere elohim non dominanti, cui non era stato assegnato alcun popolo
e regno da gestire.
Milkom
Era
l'elohim degli Ammoniti, forse fratello di Yahweh.
Nahash
Tradotto
dai teologi come “serpente”, erano elohim sapienti, come gli
scienziati, oggi li definiremmo ingegneri, biologi, medici e
genetisti, che probabilmente hanno compiuto esperimenti sugli esseri
umani disponibili nelle varie epoche, homo habilis ed erectus
trasformato in sapiens e poi ulteriormente nel ceppo particolarmente
evoluto degli adam, per essere posto al loro servizio con capacità
ed intelligenza. Potevano essere gli ingegneri che hanno consentito
la costruzione dei giganteschi monumenti sparsi per tutto il pianeta
e dal peso a volte di centinaia di tonnellate per ogni singola pietra
componente la struttura, trasportate anche per centinaia di
chilometri di distanza, altrimenti inspiegabile con le conoscenze e
le tecnologie disponibili in quelle epoche.
Nephilim
Erano
i Giganti citati in quasi tutte le mitologie del mondo. Ostili agli
ebrei ed agli elohim, probabilmente un’altra razza aliena o ibrida,
che ad un certo punto si estingue e di cui si trova ogni tanto
qualche traccia ossea. Oltre all’altezza sovrumana (dormivano in
letti di 4 mt per 2) avevano sei dita per ogni mano, ed entrambe le
descrizioni coincidono con le testimonianze di alcune vittime di
abduction ed inerenti una delle specie di rapitori alieni. Le
descrizioni variano dai 2,20 mt minimi fino ai quasi 4 mt, secondo
luoghi e culture. Il termine al singolare, Nephila in aramaico
significa Costellazione di Orione, da cui si potrebbe
presumere provenissero (coinciderebbe anche con quanto riferiscono i
Veda a proposito del luogo di provenienza dei Deva).
OOPArt
- (Out of Place Artifacts)
Acronimo
che sta ad indicare artefatti con difficile collocazione storica, o
appartenenti ad epoche nelle quali non sarebbero potuti e dovuti
esistere. Potrebbero essere residui della presenza della tecnologia
degli elohim e loro simili
Qosh
Era
l'elohim degli Edomiti, potrebbe essere fratello dei tre
elohim sopracitati e figlio di Shaddai
Qumran
Località
attualmente in Cisgiordania nei pressi del Mar Morto, dove furono
rinvenuti i famosi Rotoli di Qumran noti anche come Manoscritti del
Mar Morto, era una comunità essena di alcune centinaia di individui
abitata per alcuni secoli, fino all’incirca alla distruzione di
Gerusalemme da parte dei romani nel 70 d.c.. Oltre alle centinaia di
documenti e frammenti rinvenuti, tra i più interessanti risulta
esservi il Rotolo di Rame del Mar Morto, unico del suo genere,
che contiene un elenco di beni preziosi e le indicazioni criptiche di
dove siano stati occultati da vari gruppi che hanno intrapreso
diverse direzioni di marcia ed insediamento, si suppone
prevalentemente nel continente africano (come le già citate comunità
dell'isola di Elefantina e del lago Tana).
Ruach
Tradotto
dai teologi come Spirito, era un mezzo volante e rumoroso con cui si
spostava Yahweh ed il suo seguito e serviva per trasportare uomini e
merci. Molto probabilmente un velivolo tipo elicottero, dotato di
ruote, o idrovolante con pale che scuotevano l’aria creando
vortici. In etiopico, per singolare coincidenza, il termine indica il
ventilatore …
Satan
Denominazione
da cui deriva Satana, era una funzione pubblica occasionale, non un
individuo, meno che mai un demone, era un pubblico accusatore che
veniva incaricato della funzione temporanea da Yahweh ed altri elohim
e poteva essere un essere umano o un altro elohim
Yahweh
Tradotto
dai teologi come Signore o Eterno. era l’elohim cui fu affidato la
discendenza di Giacobbe (israeliti), la sua compagna è denominata
Asherah, cioè una elohim femmina, nella mitologia cananea e
semitica e teologica identificata con la Grande Madre, Regina dei
Cieli, ecc..
Yehoshua
ha Notzrì
In
aramaico Yeshu nazorai, Giosuè, erroneamente tradotto Gesù di
Nazareth). In seguito alla predicazione di Shaul/Paolo di Tarso
(San Paolo), che ha stravolto le idee della setta "nazarena"
(Nazorea) che gravitava intorno a Gesù, i primi evangelisti paolisti
di cultura ellenistica ed i padri della chiesa hanno progressivamente
elaborato una teologia compatibile con l'ambiente greco romano e
ostile agli ebrei, accusati di deicidio. Essi hanno fatto sparire
tutti i documenti originali del cristianesimo primitivo (oltre 50
diversi vangeli primitivi, e neppure i vangeli canonici sono stati
scritti dagli apostoli, che erano analfabeti, ma sono postumi) e
hanno creato un canone ecclesiastico su misura delle indicazioni
degli imperatori Costantino e Teodosio. In particolare sono stati gli
studi di David Donnini (cui si sono aggiunti recentemente anche
alcuni storici di ambito cattolico, tra cui ad es. il teologo docente
padre Beniamino Di Martino con studi sulla presunta povertà di
Cristo) che hanno appurato che:
- Gesù
aveva numerosi fratelli e sorelle;
- I
suoi genitori Maria e Giuseppe sono solo delle figure fittizie,
inserite nel copione evangelico per nascondere i veri componenti
della sua famiglia storica;
- Gesù
era probabilmente sposato con Maria Maddalena ed aveva prole
(come risulta da alcuni testi apocrifi);
- Era di famiglia
benestante avente diverse proprietà immobiliari;
- Frequentava
abitualmente persone, amici e famiglie del suo stesso rango, non
disdegnando banchetti, feste e la convivialità;
-
La sua presunta città di provenienza, Nazareth, all’epoca di Gesù
non esisteva, non vi sono tracce prima del IV secolo e poi
morfologicamente e geograficamente non corrisponde affatto con la
descrizione evangelica, era semplicemente una copertura di comodo del
titolo Notzrì/Nazorai/Nazoraios che sarebbe stato imbarazzante e
pericoloso conservare.
Gesù
era originario di tutt’altro luogo, probabilmente Gamala (o
Gamla), che in ebraico significa “cammello”, posta su un’altura
sulla riva nord orientale del lago Kinneret (lago Genezaret o Mare di
Tiberiade nel linguaggio evangelico, cioè nel Golan) che era il
capoluogo o quartier generale della lotta zelota contro l’impero
romano e la classe sacerdotale corrotta e collaborazionista.
In
particolare era sede della setta ribelle degli zeloti (in ebraico
qannaim) definiti galilei, fondata da Giuda di Gamala detto il
galileo (l’aggettivo all’epoca indicava una militanza
rivoluzionaria), il cui nome originario della setta era Nozrim in
ebraico e Nazorai in aramaico, che indicava uno stato di purezza e
santità. Erano tutti messianisti, cioè attendevano i due messia,
uno politico detto “d’Israele” e l’altro sacerdotale detto
“di Aronne”. Giuda il galileo aveva due figli Giacomo e Simone
che guarda caso furono giustiziati proprio contemporaneamente agli
stessi individui con gli stessi nomi indicati nei vangeli canonici
come discepoli di Gesù. Gli abitanti di Gamala si suicidarono in
massa buttandosi da un dirupo. Stessa scelta estrema compiuta anche
dagli abitanti di Masada, i cui superstiti alla fine
dell’assedio dei romani, durante la sanguinosa prima guerra
giudaica del 66/70 (che si trascinò fino al 73), per non doversi
arrendere e divenire loro schiavi, si passarono a fil di spada l'un
l'altro. Gli zeloti erano strettamente connessi con gli esseni o
qumraniani (in ebraico hassidim, si definivano anche Damasco e terre
di Damasco per indicare il luogo del loro insediamento ed anche se
stessi) cui si ispirò il cristianesimo primitivo detto anche degli
ebioniti (dall’ebraico ebion cioè povero) che avevano costumi di
fratellanza e frugalità. Alcuni storici autorevoli affermano che
fossero la stessa comunità, in quanto le distinzioni tra loro erano
effimere. Erano tutti messianisti (in greco “chrestianoi”
e christiani in latino) ispirati alle dottrine essene e zelote, e
Gesù non faceva eccezione, anzi dai testi finora disponibili ed
esaminati da storici indipendenti appare molto probabile che fosse
uno di loro a tutti gli effetti, addirittura figlio di Giuda il
Galileo ed in quanto tale poteva pretendere di essere considerato un
messia.
Infatti
era detto Mashiah che significa “unto”, con specifico
riferimento alla cerimonia di unzione che è effettuata durante
l’investitura di un re. In quanto pericoloso leader politico
del movimento esseno zelota antiromano, venne catturato da una intera
coorte di legionari (e non da poche guardie come viene comunemente
raccontato), giudicato e condannato dal procuratore Ponzio Pilato, il
resto è distorsione della scuola paolina antisemita e filoromana che
ha convinto tutti che gli ebrei furono responsabili di deicidio, cosa
assolutamente falsa, come le persecuzioni dei cristiani, intesi in
senso religioso, le quali semmai erano persecuzioni dei messianisti
esseni e zeloti in quanto patrioti e fedeli a YHWH ed ostili
all’imperatore.
E’
probabile che le prime comunità cristiane “paoline” praticassero
la gnosi, cioè la ricerca della conoscenza interiore e divina
tramite l’iniziazione individuale, senza alcuna struttura
ecclesiastica, gerarchica e dogmatica, e quasi certamente si
ispiravano ai culti egizi di Iside ed Horus (che esisteva da 3000
anni) e a quelli di Mitra. Si stima vi fossero almeno una sessantina
di “comunità” diverse come orientamento di pensiero, che
potremmo definire “scuole di culto” assai diverse ed
inconciliabili tra loro, per cui parlare di cristianesimo primitivo
come se fosse un unicum culturale è destituito di ogni fondamento.
In
quanto all’adozione del culto cristiano da parte di Costantino
che lo impose nel 325 nel Concilio di Nicea, occorre precisare che
era stato iniziato fin da giovane al culto del Sol Invictus,
il culto dominante e potremmo definire di Stato nell’impero romano,
di origine siriana conteneva elementi associabili al culto di Baal ed
Astarte (che sappiamo essere elohim, anche Astarte era considerata la
Dea del Cielo ed ha partorito da vergine il 25 dicembre) e
soprattutto di Mitra, ed era essenzialmente monoteistico e
quindi favorì il successivo culto cristiano, da cui trassero
molteplici elementi sincretici, dal 25 dicembre come data di nascita,
perdipiù in una grotta e con pastori attorno, l’immortalità
dell’anima, la resurrezione dei morti, il simbolismo della teofagia
(bere il suo sangue e mangiare la sua carne), il giudizio divino in
futuro in base al proprio operato in terra, l’aureola che coronava
l’iconografia solare, ecc..
Concludo
con alcune brevi notazioni finali
- Da
quanto risulta sulle effettive fattuali origini della cristianità
sarebbe stato più corretto denominare la chiesa che si è formata ed
è pervenuta fino a noi, seppur nelle sue divisioni interne
(cattolica, ortodossa, protestante, ecc.), chiesa paolina e/o
nicena che non cristiana, non fosse altro che per motivi
filologici ed esegetici.
- I
mezzi volanti degli elohim erano sempre mimetizzati con delle
nuvole, ad es. a proposito della morte di Mosè, Giuseppe
Flavio riferisce che è stato prelevato da una nuvola, quindi se
ne è andato con gli elohim ed ha fatto credere fosse morto
- I
comandamenti non sono solo i 10 canonici ma erano 613 regole
di condotta dalle quali hanno estrapolato i famosi dieci, aventi lo
scopo di disciplinare la vita negli accampamenti militari sottoposti
a Jahweh ed erano esclusivamente pertinenti al gruppo etnico di
appartenenza, al di fuori di esso in pratica si poteva fare ciò che
si voleva senza che fosse considerato un crimine e senza alcun senso
di colpa.
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