L’antropologa e filosofa italiana Ida Magli manifesta una
lucidità analitica ed acume intellettuale ed analitico di tutto rispetto, in
considerazione dei suoi novant’anni passati, anche se non si condividessero in
toto le sue argomentazioni. Ho sempre avuto rispetto e predilezione per lei per la forte
analogia metodologica ed il coraggio di affrontare temi di solito taciuti,
ignorati o affrontati in modo opportunistico e politicamente corretto dall’ortodossia
accademica e dai media mainsteam. Temi da lei sempre proposti con un linguaggio
schietto e a tratti dirompente, che rivela le origini dei costumi e
comportamenti per quello che sono realmente, senza edulcorazioni e
mistificazioni e spesso con argomentazioni assai critiche anche nei confronti della donna e dei movimenti femministi e non solo del potere maschilista e paternalista. Claudio
Sottomessi
di Ida Magli - 17/01/2016
Fonte primaria:
Libero - fonte divulgativa on line: Arianna Editrice
IDA MAGLI
Impadronirsi
delle donne del nemico è stato sempre, in tutta la storia della specie
umana, il segno e il simbolo della vittoria finale. «Né dei Teucri il
rio dolor - esclama Ettore di fronte alla disfatta - né quello d' Ecuba
stessa, né del padre antico, né dei fratei, che molti e valorosi sotto
il ferro nemico nella polve cadran distesi, non mi accora, o donna, sì
di questi il dolor, quanto il crudele tuo destino, se fia che qualche
Acheo, del sangue ancor dei tuoi lordo l' usbergo, lacrimosa ti tragga
in servitude ma pria morto la terra mi ricopra, ch' io di te schiava i
lai pietosi intenda».
I fatti di Colonia
Non
è diversa da quella dell' Iliade, anche se senza parole, la
disperazione espressa dalla statua del Trace che si consegna ai
vincitori Romani portando sul braccio la propria donna dopo averla
uccisa. Non può non essere così perché, al di là di qualsiasi differenza
di epoca, di religione, di cultura, la donna è un «valore» percepito da
tutti i maschi come tale, il primo segno, la prima «moneta», e al tempo
stesso la riserva d' oro su cui viene garantita reciprocamente fra i
gruppi la sostanza della loro parola, la sua verità.
manifestazione a Colonia
«Tu
dai una donna a me, io do una donna a te» come dice, con assoluta
precisione, Claude Lévi-Strauss nel saggio sulle Strutture elementari
della parentela. Con il divieto dell'incesto e scambiandosi le donne fra
un gruppo e l' altro i maschi stabiliscono i confini della propria
identità, riconoscono le discendenze biologiche, razziali, tribali,
familiari. Sono le leggi della natura che guidano la specie umana, come
ogni altra specie, verso il mantenimento e la prosecuzione della specie
stessa.
arresti a Colonia
Ma
nell'Uomo questo compito passa attraverso gli istituti sociali dettati
di volta in volta dalle diverse creazioni dovute all'istinto, alla
razionalità, alla capacità logica, alla memoria, agli affetti. Il
divieto dell'incesto, per esempio, che è esistito ed esiste ovunque, è
sicuramente istintuale prima che giuridico, ma nell'Uomo nulla è mai
soltanto istintuale perché si cercano e si trovano sempre spiegazioni di
tipo mitico, magico, sacrale, senza ricorrere ai dati di fatto che pure
tutti i popoli conoscono ossia alle gravi malformazioni e alle malattie
dovute alla procreazione fra stretti parenti.
Colonia molestie a capodanno
Oggi,
però, nell' Occidente europeo, tutto l'impianto significativo cui
abbiamo accennato è stato negato da quei pochi ma fortissimi detentori
del potere che, alla fine della seconda guerra mondiale, hanno deciso la
distruzione degli Stati nazionali e il mescolamento dei popoli, in
apparenza per costruire una Europa unita in cui non ci fossero più
guerre, in realtà invece avendo come meta l'assimilazione e
l'uguaglianza di tutti i popoli, di tutte le strutture sociali, di tutte
le religioni, per stabilire così il passo fondamentale per giungere a
un governo mondiale.
Colonia manifestazioni dopo le molestie di capodanno
Non
si tratta di ipotesi, ma di dati di fatto. Sembrava allora l'unico
ideale veramente tale e che la mondializzazione non fosse difficile da
realizzare. Un errore di valutazione della realtà che appare oggi quasi
incredibile. Dal 1957 del progetto sono passati molti anni ma gli Stati
Uniti d'Europa hanno continuato ad esistere soltanto sulla carta, nelle
illusioni dei politici e nella miriade di istituti e di poltrone create
appositamente, come il parlamento europeo, per ingannare i popoli.
Colonia manifestazioni dopo le molestie di capodanno
L'Europa
non progredisce agli occhi di nessuno, il suo potere politico è quasi
nullo malgrado le immense ricchezze profuse a tale scopo, malgrado l'
imposizione di una moneta unica, malgrado le regole e le norme imposte
da Bruxelles per far diventare uguali, se non gli uomini, almeno le
zucchine, la curvatura delle banane, i recinti per le galline e, al
colmo del grottesco, anche i sedili dei mezzi di trasporto pubblici cui i
tedeschi si sono opposti perché «i loro sederi sono più grossi».
Sì,
l' unione europea non progredisce. È in base a questa amara
constatazione che è partito l' ordine di dare il via al programma di
distruzione della civiltà europea per mezzo dell' invasione di popoli
totalmente diversi: africani e mediorientali.
Colonia manifestazioni dopo le molestie di capodanno
Un
programma che faceva parte del progetto fin dall' inizio, ma che i
politici di Bruxelles ritenevano di poter mettere in atto «con le
buone», inculcando per anni il dovere e la bellezza dell'accoglienza,
predicato da Papi e da Vescovi, da giornalisti e da innumerevoli
trasmissioni televisive, senza mai alludere alle differenze fisiche,
psicologiche, culturali, religiose, dei milioni di immigrati, differenze
che anzi la Merkel una volta ha perfino negato affermando che i
musulmani sono della nostra stessa cultura. Mentiva spudoratamente, è
chiaro: in Germania esistono già da molti anni i tribunali islamici per
gli immigrati, riservati alla gestione della giustizia secondo le leggi
coraniche e tanto basta per affermare che appartengono ad un' altra
cultura.
Colonia manifestazioni dopo le molestie di capodanno
Ma
la Merkel in realtà è stata usata fin dall' inizio dai costruttori
dell' Ue per coprire, realizzandoli, i loro scopi. Naturalmente alla
Merkel è piaciuto questo ruolo di capo dell'Europa, sia pure molto
criticato tanto per la gestione economica e finanziaria indirizzata al
rigore nella spesa quanto per l' eccessiva permissività nei confronti
dell'invasione immigratoria. Ma non è stata mai lei a comandare in
quanto ha soltanto eseguito, coprendoli, i voleri dei banchieri e dei
mondialisti provenienti da Bruxelles. E adesso si trova a fare da capro
espiatorio.
Quello che è
successo la notte di capodanno a Colonia è il risultato ultimo di tutto
questo. L' Europa non è riuscita a raggiungere i suoi scopi? Gli Stati
nazionali sono ancora qui, ognuno con la propria lingua, la propria
letteratura, la propria musica? Il cristianesimo resiste, malgrado i
colpi di piccone dati dagli scandali dei preti e la presenza di un Papa
che non smette mai di esortare all' accoglienza?
Colonia manifestazioni dopo le molestie di capodanno
L'enormità
dell' invasione immigratoria non è stata sufficiente a far crollare le
istituzioni politiche, a mettere in pericolo il sistema democratico? Di
fronte a tutti questi fallimenti possiamo supporre, anche se non ci sono
le prove, che siano state le autorità di Bruxelles a voler dare un'
accelerazione definitiva alla distruzione della civiltà europea. Con una
trovata geniale è stato dato il via all' arma primordiale, quella che
tutti i maschi hanno sempre adoperato sul nemico vinto: il possesso
delle donne.
L' assalto
era organizzato, su questo non ci sono dubbi. Maometto e i suoi compagni
rapinavano, stupravano in un contesto bellico, dopo aver conquistato un
villaggio o un paese, mai a freddo. A Colonia, invece, in una libera
piazza di un giorno di festa come il capodanno, gli immigrati africani
hanno finalmente dichiarato a se stessi e agli europei di essere ormai i
padroni, sottomettendone le donne alle loro voglie sessuali. I
particolari, poi, dimostrano l' assoluto disprezzo che i musulmani
nutrono verso le donne europee perfino nel farne il proprio oggetto
sessuale: palpeggiamenti del seno, dita infilate nei pantaloni, gesti,
«scherzi», riservati alle prostitute nelle bettole di periferia.
Colonia manifestazioni dopo le molestie di capodanno
Le
reazioni delle nostre istituzioni sono state quasi inesistenti. Non si è
sentita la voce né del Papa né dei capi di governo, tutti sempre
schierati dalla parte degli immigrati e soprattutto dei musulmani. Anche
le donne hanno parlato poco e senza l'aggressività che un simile
episodio avrebbe dovuto suscitare.
Dei
«maschi», poi, non si sa che dire: il lungo trattamento devirilizzante
cui sono stati sottoposti inibendo qualsiasi espressione e qualsiasi
comportamento non «politicamente corretto» e incitandoli all'
omosessualità, sembra averli ormai ridotti a ombre, a simulacri della
mascolinità. Insomma la nostra società è giunta là dove si voleva che
giungesse: ha perso l'identità e la forza che proviene soltanto da una
forte identità. Ma questo non ha portato a quello che i mondialisti
credevano che sarebbe avvenuto: una più facile integrazione e
omologazione degli immigrati.
Colonia manifestazioni dopo le molestie di capodanno
È
stata indebolita la cultura europea fino quasi alla morte, ma nessun
musulmano abbandona la propria religione in quanto questa è anche la sua
cultura. Le culture muoiono, ma non si integrano. E come potrebbero
integrarsi visto che sono costruite su un sistema logico di significati?
C'
è chi già grida allo scandalo perché alcuni Stati, di fronte all'
enorme pericolo per la propria sopravvivenza dell' invasione
immigratoria, hanno sospeso la loro adesione a Schengen, impedendo la
libera circolazione delle persone all' interno dell' Europa. Sarebbe
bene che tutti i politici riflettessero su questa decisione perchè
costituisce un primo passo indispensabile per tentare di salvarsi. I
politici italiani lo faranno?
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