Vi avevamo già informati della gigantesca proposta
progettuale cinese della Nuova Via della Seta (uno dei più grandi
progetti della Storia dell’Umanità), ma l’intervento che divulghiamo
oggi è più accurato e dettagliato dei precedenti e contiene anche qualche
tentativo interpretativo delle ripercussioni che potrebbe indurre sui mercati
delle materie prime e del sistema monetario internazionale, e soprattutto di
come sposterebbe definitivamente il baricentro finanziario mondiale creando un
polo commerciale in grado di mettere in ombra l’Occidente penalizzandolo molto
più di quanto non vi riesca da solo con la sua anacronistica politica
difensiva/aggressiva.
A noi non rimane che constatare che mentre l’Occidente
continua ad essere governato da yesman e quaquaraquà al servizio della grande
finanza cinica e criminale e con un orizzonte temporale che nella migliore
delle ipotesi va da una legislatura all’altra (che tra l’altro durano sempre
meno), in Cina pianificano e progettano interventi ed investimenti che coprono
un arco temporale che va da due-tre generazioni a cinque o sei, un campo visivo
e prospettico leggermente diverso … Tenete inoltre conto che i cinesi quando si
dedicano alle infrastrutture i loro tempi di implementazione dei progetti sono
leggermente diversi dai nostri (vedasi la Salerno Reggio Calabria o la TAV),
probabilmente mentre da noi staranno ancora studiando come gestire il problema
immigrazione loro avranno già realizzato la Nuova Via della Seta … Claudio Martinotti Doria
Cosa è la Nuova Via
della Seta (e come cambierà il commercio del 21° secolo)
Da ragazzo sono stato affascinato dalla biografia di uno dei piu’
grandi viaggiatori ed esploratori di tutti i tempi: Marco Polo.
Nel 1271, percorrendo la mitica
Via della
Seta attraversando Baghdad, lo Stretto di Ormuz, l’Iran e le regioni
piu’ occidentali della Cina, Marco Polo arrivo’ all’antica Pechino.
Fece poi ritorno a Venezia solo dopo 17 anni di viaggi e di permanenza in
Asia.
La
Via della Seta, con le meravigliose città che la
incrociano (tra cui la famosa
Samarcanda, una delle città più antiche del mondo che
nasconde nel suo nome il significato etimologico di “
fortezza di
pietra“, nonché Baku, Tashkent e altre), da sempre ispira l’immaginazione
collettiva degli uomini di tutti i tempi.
Questo leggendario percorso prese il nome dal lucrativo commercio cinese
della seta, anche se – su quegli stessi sentieri – venivano trasportate le
merci piu’ disparate. Sia in un senso (verso Occidente) che nell’altro (verso
Oriente).
Su quella strada non viaggiavano solo uomini e merci ma viaggiavano
anche grandi idee. Religioni e concetti che fecero da fondamento per
il mondo moderno (Matematica, Geometria e Astronomia).
La Via della Seta allacciava in un’unica grande bretella a piu’ rami
ben 3 continenti: Asia, Africa ed Europa.
La Cina ha intenzione di
riesumare quel mitico cammino
planetario, dando vita al piu’ grande progetto infrastrutturale che
sia mai stato concepito (persino più imponente del
Piano
Marshall).
Si tratta della Nuova Via della Seta (The New Silk Road).
Questo grandioso progetto infrastrutturale porterà ad un incontro tra
Oriente ed Occidente per dare vita a un nuovo ciclo di sviluppo
economico, culturale e tecnologico planetario.
Un ciclo che mi piace definire come il “nuovo Rinascimento
moderno”.
La Nuova Via della Seta collegherà Asia, Africa ed Europa, proprio come la
leggendaria Via della Seta.
Quando sarà ultimata, un unico immenso grande corridoio planetario
permetterà la comunicazione e l’allacciamento al più grande aggregato umano
della Terra: 4,4 miliardi di persone.
La AIIB è già composta da 58 nazioni aderenti, tra cui 12 paesi NATO (Gran
Bretagna, Francia, Olanda, Germania, Italia, Lussemburgo, Danimarca, Islanda,
Spagna, Portogallo e Norvegia) e da tre fondamentali alleati degli USA in Asia
(Australia, Corea del Sud e Nuova Zelanda).
La Cina aveva invitato al tavolo della AIIB anche gli USA che mantengono
invece una posizione non definita; a volte contrari al progetto, a volte
favorevoli o neutrali.
Se gli USA rimarranno esclusi da questo progetto, perderanno il loro
ruolo di leadership nell’immensa regione dell’Eurasia (che si estende
dai confini Orientali dell’Europa ai confini Orientali della Cina, dalla
Mongolia all’Indonesia).
La Cina ha già potenziato i capitali di tre istituzioni finanziarie al fine
di fare fronte al progetto.
Alla China Development Bank sono stati conferiti importi pari a 32 miliardi
di dollari americani, alla Export Import Bank of China i restanti 30 miliardi e
la Agricultural Development Bank of China ne riceverà altrettanti.
La Nuova Via della Seta consisterà nella costruzione di cinque corridoi
intercontinentali di transito:
si estende dal porto belga di Anversa, il porto olandese di Rotterdam,
estendendosi dalla Germania, alla Polonia, Finlandia, Svezia, sino a giungere a
Mosca e da qui alle regioni dell’estremo nord della Cina;
si estende al porto belga di Anversa e da quello di Rotterdam, percorre
Germania, Austria, Ungheria, Croazia, Serbia, Romania, Grecia, Turchia, Iran,
Pakistan, India, Myanmar e Thailandia, fino a giungere alla provincia cinese
dello Yunnan, e termina in Singapore e Malesia;
dai porti belgi e olandesi, connette Germania, Polonia, Ungheria, Ucraina,
Bielorussia, Russia, Kazakhstan e Cina;
- Corridoio
Europeo-Caucasico-Asiatico:
collegherà l’Ovest Europeo con l’Asia Centrale (Moldavia, Russia, Georgia,
Azerbaijan, Turkmenistan, Uzbekistan, Kyrghizstan, Tajikistan, Kazakistan e
Cina);
collegherà l’Ovest Europeo, al Golfo Persico, tramite tre vie di transito,
la prima attraverserà Azerbaijan, Armenia e Ovest dell’Iran, la seconda
percorrerà il mar Caspio (via marittima), giungendo in Iran e la terza, dal
Kazakistan giungerà nell’Est dell’Iran.
Il grande progetto infrastrutturale coinvolgerà molteplici settori
economici: costruzione di ferrovie ad alta velocità, costruzioni di vie
stradali e autostradali, costruzioni di grandi porti e infrastrutture
marittime, centrali idroelettriche, realizzazioni di oleodotti e gasdotti, realizzazioni
di nuove vie di telecomunicazioni in fibre ottiche e di linee elettriche.
L’indotto economico creato dalla costruzione dei cinque corridoi sara’
immenso.
Il progetto impegnerà compagnie private (petrolifere, delle costruzioni,
edilizie, delle infrastrutture stradali ferroviarie ed elettriche, ecc.) enti
statali e istituzioni finanziarie (Goldman Sachs e il fondo Blackstone si sono
già dichiarati disponibili al progetto) per le prossime decadi.
Uno dei maggiori progetti sarà la costruzione del grande porto di Gwadar in
Pakistan.
La Cina amministrerà questa porto che diventerà il terminale di
comunicazione per la nuova costruzione di un gasdotto Iran-Pakistan-Cina,
largamente finanziato dal Paese del Dragone; Gwadar, sarà collegato alla Cina,
tramite un nuovo moderno tratto autostradale.
Le partnership che nasceranno con la Nuova Via della Seta
Russia e Cina hanno già stretto accordi economici per la costruzione di
centrali idroelettriche a ridosso della Nuova Via della Seta.
La Compagnia elettrica russa RusHydro e la cinese China Three Gorges Corp,
hanno firmato un contratto per un progetto di costruzione di una centrale
idroelettrica della potenza di 320 megawatt da situarsi nell’estremo oriente
della Federazione Russa.
Altri progetti includono contratti per lo sviluppo comune del settore
agricolo di Russia e Cina.
La Cina inoltre, ha già stipulato contratti economici con i paesi
dell’Eurasian Economic Union (EAEU – comprendente Russia, Kazakistan,
Kyrgyzstan, Bielorussia e Armenia), i quali sponsorizzeranno e finanzieranno,
tramite ulteriori contratti multilaterali, la Nuova Via della Seta.
Cina a e altri membri della EAEU saranno inoltre interessati anche nello
sviluppo di un nuovo corridoio infrastrutturale (autostrade e ferrovie) tra
Cina, Mongolia e Russia, che costituirà il fulcro di una nuova zona di
commercio tra le tre nazioni.
La Cina guarda con interesse anche all’India (anche se rimangono notevoli
divari geopolitici tra entrambi i paesi).
Di recente Cina e India, nonostante le dispute territoriali (in particolar
modo nel Tibe), hanno stipulato contratti bilaterali per 22 miliardi di
dollari.
La costruzione della Nuova Via della Seta comportera’ il rafforzamento di
nuove relazioni di partenariato tra le due grandi nazioni (le più
popolose del pianeta).
La nuova
corsa all’oro e il rinascimento planetario
La Cina (ma non solo) sarà la nuova beneficiaria del grande progetto
infrastrutturale. Tutti i partners del progetto ne trarranno benefici in
termini economici e di sviluppo culturale.
Esaminiamo i benefici per la Cina.
La Nuova Via della Seta darà origine a una nuova domanda di beni e servizi
interni al mercato economico cinese, comportando una minore dipendenza
dall’Export da parte del Paese del Dragone, pur mantenendo una vocazione alle
esportazioni.
Il progetto darà l’avvio a una nuova fase di transizione per la Cina: da
un’economia a bassa intensità di capitale (la fabbrica del mondo) a un’economia
ad alta intensità di capitale (soprattutto nel settore secondario e terziario)
e di espansione dei propri servizi finanziari.
Questo darà vita ad una nuova
valuta di riserva globale sostenuta dalla ingenti
riserve auree,
a scapito del dollaro americano.
La Asian International Infrastructure Bank farà la parte del leone
finanziario, contribuendo, in prima battuta, con un finanziamento del
controvalore di 47 miliardi di dollari.
Ma nel nuovo progetto infrastrutturale saranno coinvolte le maggiori
istituzioni finanziarie mondiali che coglieranno un’occasione unica per
incrementare la loro presenza in tutto il continente eurasiatico.
La China Foreign Exchange Reserve, la China Investment Corp. (CIC), la
Export-Import Bank of China e la China Development Bank, hanno fondato un fondo
d’investimento infrastrutturale (Silk Road Infrastructure Fund) che mettera’ a
disposizione – per le compagnie industriali coinvolte nel progetto – un primo
finanziamento del controvalore di 40 miliardi di dollari americani.
Jin Qi, direttore del Fondo, ha gia’ informato che l’istituzione finanziaria
non sara’ e non intende essere la sola a operare nel progetto, bensi’
cooperera’ con tutte le altre istituzioni che saranno interessate allo sviluppo
della Nuova Via della Seta.
Il progetto della Nuova Via delle Seta potrebbe instaurare una
nuova
corsa all’oro fisico, proprio come quando gli Stati Uniti
svilupparono
e migliorarono i percorsi ferroviari e stradali nell’Ovest estremo del
continente americano.
Le prime industrie a beneficiare di questo piano di sviluppo a lungo termine
saranno proprio le industrie minerarie (il sottosuolo dell’Eurasia e’ ricco di
tutti i minerali possibili e immaginabili; dall’uranio al carbone ecc.); ma una
delle maggiori beneficiare sarà l’industria del settore dei metalli preziosi.
Sotto la tutela dello Shangai Gold Exchange,
60 (sessanta) nazioni hanno già costituito il più grande
fondo di investimenti in oro fisico a livello mondiale che faciliterà
l’acquisto di oro ai paesi aderenti al progetto, nonche’ investira’ nelle
compagnie minerarie che decideranno di esplorare nuovi giacimenti estrattivi in
Eurasia.
Lo
Shangai Gold Exchange diventerà il mercato internazionale
di riferimento mondiale per tutti gli operatori e commercianti globali di oro
fisico: lo SGE sarà destinato anche a determinare i prezzi del metallo giallo.
Uno sguardo
nel futuro
Dal 2008 l’economia mondiale è entrata in una fase di contrazione,
depressione, di declino di tutti i settori industriali, di riduzione della
circolazione del credito finanziario per l’economia, al rigonfiamento
artificiale di assets finanziari, all’esplosione dei tassi di disoccupazione
planetaria e di deflagrazione del debito mondiale.
Il progetto della Nuova Via della Seta ha il potenziale per forgiare una
nuova era di benessere, di prosperità, di ricostruzione dell’economia mondiale
e di nuove tecnologie (anche compatibili con l’ambiente) e soprattutto di
instaurazione di nuovi rapporti di amicizia, di cooperazione e di scambio
culturale tra l’Oriente e l’Occidente (almeno quello europeo).
Quando l’uomo, storicamente, esplora nuove vie per uscire dagli steccati,
dai confini e dalle barriere (fisiche e spirituali) che ne limitano
l’espansione, in genere
si apre una nuova era dell’Oro (in
tutti i sensi
)
La Nuova Via della Seta può rappresentare, oltre alla fuoriuscita
dall’attuale stato di depressione economica, una prospettiva di pace,
sicurezza e allargamento degli orizzonti culturali, tecnologici, scientifici,
artistici, filosofici; potrebbe costituire un avanzamento anche nei campi della
medicina, del diritto e del modo di concepire la religione, proprio come durante
l’era del
Rinascimento.
Tra le nubi minacciose che si profilano all’orizzonte filtra un raggio di
luce: la crisi attuale un giorno avra’ fine, persino il peggiore incubo non
dura per sempre.
Sta a noi trasformare le avversità in opportunità.
Il Progetto della Nuova Via della Seta è un’occasione storica per
superare l’attuale fase storica declinante. Forse si aprirà un nuovo ciclo per
l’umanità.
Il principio naturale dell’Evoluzione postula e ci indica che ogni nuovo
sistema supera’ quello che lo ha preceduto.
“Come l’avvento dell’alba e’ ineluttabile all’esaurimento dell’oscurità
notturna, così io so per certo che alle sofferenze senza fine dell’umanità farà
seguito un’era di gloria.
Coloro che amano l’umanità, coloro che aspirano al benessere degli esseri
viventi si levino in tutto il loro vigore, abbandonando ogni torpore e ogni
indolenza per far si che l’ora tanto attesa si faccia realtà”.
Sarkar P.R. – tratto da “Ananda Vani” (ovvero: Parole di Gioia).
L'autore: Riccardo
Gaiolini
Sono Analyst & Researcher di DeshGold.com. Appassionato di mercati
finanziari e di analisi intermarket. Amo integrare queste materie con lo studio
della strategia geopolitica. Seguimi anche sul mio blog personale:
newenergyhorizons.com
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