Finalmente un articolo preciso sull'argomento "Monferrato Patrimonio dell'Unesco" e con commenti appropriati che chiariscono la reale portata dell'evento evitando il trionfalismo politichese
Questo pomeriggio la proclamazione a Doha, alla 38ma sessione del World Heritage Comitee
Il Monferrato –
assieme alle Langhe e al Roero – è ufficialmente patrimonio mondiale
dell'umanità. La proclamazione ufficiale – praticamente una formalità,
ma è sempre meglio attendere una pronuncia definitiva – è avvenuta
questo pomeriggio, domenica 22 maggio, a Doha, nel Qatar, nel corso
della 38ma sessione del World Heritage Comitee (nella foto, di Carlo
Ottaviano, tratta da twitter). Una breve discussione iniziata alle 15.20
(ora italiana), durata qualche minuto con la delegata italiana che
illustrava le caratteristiche del territorio e proseguita con le
congratulazioni del delegato tedesco all'Italia che è il Paese con più
siti considerati patrimonio mondiale dell'umanità.
E arrivano già le prime reazione. Di seguito pubblichiamo il
comunicato stampa diffuso dalle Atl coinvolte, compresa naturalmente
Alexala.
COMUNICATO STAMPA DELLE ATL COINVOLTE
L’Associazione per il Patrimonio
Paesaggi Vitivinicoli delle Langhe- Roero e Monferrato annuncia la
nomina dei Paesaggi Vitivinicoli delle Langhe-Roero e Monferrato a Sito
UNESCO- Patrimonio Mondiale dell’Umanità. In occasione della 38a
sessione del Comitato del Patrimonio Mondiale UNESCO, in corso domani
domenica 22 giugno a Doha in Qatar, i paesaggi delle Langhe-Roero e
Monferrato sono stati inseriti tra i siti culturali Patrimonio Mondiale
dell’Umanità.
La candidatura dei Paesaggi Vitivinicoli
delle Langhe-Roero e Monferrato è un progetto partito nel 2003, da una
prima proposta del territorio d Canelli che voleva valorizzare le
Cattedrali sotterranee del Vino e che nel suo percorso ha raccolto
l’adesione dei territori di Langhe-Roero, estendendosi al Monferrato.
La candidatura è stata promossa e
portata avanti dalla Regione Piemonte, dalle Province di Alessandria,
Asti e Cuneo e dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e il
Paesaggio, con la supervisione del Ministero per i Beni e le Attività
Culturali e il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e
Forestali e il supporto tecnico di SiTI (Istituto Superiore sui Sistemi
Territoriali per l’Innovazione).
Nel loro insieme le zone selezionate
rappresentano la qualità eccezionale del paesaggio vitivinicolo
piemontese e della sua profonda e viva cultura del vino.
E’ stata definita un’ampia area tampone
di circa 76.000 ettari (detta buffer zone) che racchiude le sei
componenti e coinvolge oltre 100 territori comunali.
Un grande coinvolgimento di territorio
del vino che si estende in oltre 10.780 ettari di territorio, con 6
componenti principali. I siti Patrimonio dell’Umanità sono:
- La Langa del Barolo
- Le colline del Barbaresco
- Il Castello di Grinzane Cavour
- Canelli e l’Asti Spumante
- Nizza Monferrato e il Barbera
- Il Monferrato degli Infernot
La notizia tanto attesa ha visto i
presidenti delle tre ATL coinvolte del tutto solidali e coesi nelle
valutazioni di merito. Dicono infatti Luigi Barbero, presidente Ente
Turismo Alba Bra Langhe Roero, Maria Teresa Armosino, presidente
dell’ATL di Asti e Sergio Guglielmero, presidente della Agenzia
turistica di Alessandria. “Abbiamo lavorato insieme così a lungo e
intensamente - su visioni e progetti comuni - per raggiungere questo
obiettivo, che oggi le nostre tre Agenzie territoriali non possono che
condividere con lo stesso sentimento di soddisfazione e gioia questa
designazione. Che non è un punto di arrivo, ma di partenza.
Con la stessa metodologia di lavoro di
squadra usato sino a qui, da qui ora partiamo, con progetti operativi e
altrettanto condivisi, per fare si che la titolarità di Territori
Patrimonio Unesco divenga un concreto elemento di intercettazione di
nuovi mercati e flussi turistici e, cogliendo ogni opportunità utile in
questo senso, prima tra tutte Expo 2015. Ma, ancor prima di questo, per
trasmettere, con orgoglio e amore per i nostri luoghi (dove l’opera
dell’uomo e la grande cultura del lavorare la terra e della
conservazione del paesaggio hanno creato eccellenza), una visione e una
proposta di fruizione sempre più sostenibile e in linea con le tendenze
delle nuove generazioni di turista. Un territorio non si consuma, lo si
vive: nel contatto con le sue genti, nel respiro del suo paesaggio, nel
godere dei suoi sapori, nel respirare la sua storia. Noi siamo pronti”
“Siamo felici di questo riconoscimento a livello mondiale. – spiegano
Gianfranco Comaschi, Presidente, Annalisa Conti, Vice Presidente e
Roberto Cerrato, Direttore dell’Associazione Paesaggi Vitivinicoli
Langhe-Roero e Monferrato - Un sito viene iscritto nella Lista del
Patrimonio Mondiale quando l’Unescoriconosce la presenza di un
“Eccezionale Valore Universale” (Outstanding Universal Value, OUV).
Il suo valore universale è
rappresentato dalla radicata cultura del vino e dallo straordinario
paesaggio, modellato dal lavoro dell’uomo, in funzione della
coltivazione della vite e della produzione del vino. La continua ricerca
di miglioramento del ciclo produttivo ha portato, e ancora oggi porta,
alla produzione di vini di eccellenza e qualità internazionale - quali
il Barolo, il Barbaresco, l’Asti Spumante e il Barbera d’Asti, grazie a
un ricco patrimonio di saperi e tecniche, basati sulla profonda
conoscenza dei vitigni qui coltivati da secoli (Nebbiolo, Moscato
Bianco, Barbera) e della loro capacità di adattamento alle condizioni
ambientali.”
Redazione On Line
Slowfood ne ha dato notizia in questo semplice modo, mirando subito il nocciolo, cioé che ad essere riconosciute sono le vigne, non l'intero territorio:
Le vigne del Piemonte patrimonio
dell'Unesco. Noi ne avevamo già
dato notizia in anteprima. «È solo l'inizio» è il commento di Carlo
Petrini : « Questo è un riconoscimento da vivere come un punto di partenza e
non di arrivo, uno stimolo per incrementare la difesa del territorio e della
sua cultura, la tutela da scempi di natura paesaggistica e rimediare ai danni
passati».
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