Di
Claudio Martinotti Doria
Se
dovessimo raccontare agli italiani che si sono trasferiti all’estero, quali
sono divenute le condizioni di vita e le peripezie quotidiane nel nostro paese,
o non ci crederebbero (se sono all’Estero da molto tempo) o ci deriderebbero,
essendosene andati proprio per questo motivo.
E
non mi riferisco solo alle difficoltà economiche quotidiane per tirare avanti
un mese con l’altro, o alle mediocri quando non pessime qualità dei servizi
pubblici, ma alla dimensione ormai grottesca e tragica della dimensione
politico burocratica istituzionale del nostro paese. Talmente assurda,
paradossale ed avvilente, che annichilirebbe anche Kafka se si reincarnasse e
fosse inviato da noi come osservatore OSCE
Faccio
il solo esempio di cosa succede nei rapporti con la propria banca.
Se
sei quasi a zero sul conto corrente e riesci miracolosamente a reperire in
qualche modo del contante, magari vendendo i gioielli di famiglia o le
suppellettili di casa o facendoti fare l’ennesimo prestito da amici e parenti,
e poi ti rechi tempestivamente a depositarlo sul conto corrente per poter far
fronte alle domiciliazioni bancarie o alla rata di mutuo in scadenza, il
funzionario allo sportello è obbligato per legge a chiederti da dove provengano
quei soldi, perché deve compilare un rapporto per la banca centrale e si
suppone anche per altre istituzioni di controllo, suggerendoti già la risposta
a cui ricorrono tutti, cioè che sono i propri risparmi (che si suppone tenessi
sotto al materasso) … Quindi dopo averti ridotto sul lastrico per la
corruzione, il parassitismo, lo spreco di denaro pubblico, l’incapacità di
orientare e favorire l’economia reale, ecc., la casta politico burocratica (neo
aristocrazia di parvenu) ha pure la faccia tosta di chiederti come fai a
cavartela, dove trovi il denaro se lo hanno rubato tutto loro?
Ma
il peggio non è ancora questo. Il peggio è che quando ti rechi in banca per
ritirarne una parte ti chiedono cosa vuoi farne. Hanno cioè il coraggio di
chiederti cosa ne farai del tuo denaro. Perché dovete sapere che il denaro
appartiene alla banca, voi credete che sia vostro ma non è così, nel momento in
cui lo depositate diventa della banca, che con la riserva frazionaria e
l’effetto leva finanziaria che ne consegue lo può moltiplicare all’infinito,
quindi se lo portate via rovinate il loro gioco … Ma su queste cose i talk show
in tv tacciono, meglio cazzeggiare seriosamente su argomenti fuorvianti e non
rivelare che le nostre banche hanno oltre 160 miliardi di euro di insolvenze,
cioè di crediti che non riusciranno più a recuperare, i bilanci truccati da una
miriade di espedienti e di valori immobiliari a perizia (quindi falsi rispetto
ai valori attuali ridotti al lumicino), che non hanno liquidità a sufficienza
neppure per far fronte ad una richiesta minima di prelievo agli sportelli, che
se solo l’un per cento della clientela dovesse prelevare lo stesso giorno ci
sarebbero fallimenti a catena ed il panico.
Queste
cose avvengono perché uno Stato sempre più liberticida, per nascondere il
proprio fallimento sta sempre più infierendo sulla gente onesta lasciando
totalmente impuniti i disonesti, che prosperano sempre di più, perché è proprio
nell’assenza di libertà, nell’abuso di posizione dominante e di rendita da
posizione parassitaria che la nuova aristocrazia fa affari derubando i sudditi,
in particolare chi lavora onestamente e viene vessato da un fisco vorace e da
una burocrazia ottusa e prepotente.
Le
intimidazioni istituzionali sono ormai giunte ad un livello tale che più
nessuno osa spendere se non per motivi di puro sostentamento (come nell’Alto
Medioevo dove esisteva un’economia di sussistenza), perché potrebbe capitarvi
(ed è una storia vera) che se vi ferma la Guardia di Finanza su un’auto appena
appena di lusso, magari comprata con i soldi di un’eredità, vi fanno un
accertamento costringendovi a giustificare come l’avete potuta acquistare e
mantenere e visto che ci sono rovisteranno nella vostra vita a ritroso, come
foste imputati di qualche crimine. E poi pretenderebbero che l’economia si
riprenda, che il denaro circoli, che risalgano i consumi … Ma lo sono o ci
fanno? E’ schizofrenia, demenza precoce, o semplicemente ignoranza e protervia
al potere?
La
cialtroneria, millanteria, mistificazione e cazzeggio dei politici che
governano, espressione della partitocrazia al potere da decenni nel nostro paese,
con le loro ramificate clientele, hanno creato ormai una situazione complessiva
eccessivamente compromessa e degenerata, irrimediabile ed ingovernabile per
chiunque con mezzi convenzionali, rendendo di fatto il paese invivibile per
persone intelligenti e oneste (soprattutto per i giovani), per l’eccesso di
degrado e corruzione, e l’assenza di intraprendenza economica, di prospettive e
motivazioni sociali. Non a caso stanno diffondendosi sempre più culture di vita
comunitaria, localistica, autonomistica, in risposta allo schifo che si
riscontra a livelli sovraregionali e statali. Giustamente, le persone
intellettualmente dotate e di valore etico e sociale, si organizzano
rielaborando e contestualizzando quelle che nel medioevo si definivano comunità
di villaggio e loro confederazioni, oggi ecovillaggi e simili o consorzi ed
associazioni tra borghi, in modo da sopperire alle carenze istituzionali di
macro livello e provvedere autonomamente alle esigenze locali, consapevoli che
dai livelli superiori non perverrà alcun sostegno ma solo predazione di
risorse. Questo è il punto che ancora manca, cui prima o poi si perverrà. Cioè
le comunità locali dovranno capire che, per fermare il parassitismo patologico
di questi cialtroni che governano, occorre applicare l’obiezione fiscale, cioè
trattenere le tasse localmente e solo in minima parte farle recapitare allo
stato, come del resto avviene in moltissimi paesi del mondo, dove peraltro la
pressione fiscale è minima rispetto alla nostra.
L’economia
potrebbe prosperare solo in condizioni di libertà e rispetto, meritocrazia e
pressione fiscale moderata, certezza del diritto e giustizia efficace e rapida,
esattamente il contrario di quanto avviene in Italia, un paese ormai sfinito e
fallito che regge solo perché europeo e quindi drogato di denaro virtuale e
bluff finanziari e perché gli italiani stanno attingendo (ed estinguendo) le
riserve finanziarie famigliari, che non dureranno a lungo.
Gli
italiani dotati di capacità e spirito di iniziativa sono già emigrati all’Estero
o sono in procinto di farlo.
Chi
rimarrà secondo voi? E soprattutto da chi sarà popolato il paese nei prossimi
decenni?
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