Questa volta sarò sintetico, mi limiterò a esprimere un semplice concetto e mi perdonerete se non potrò essere esaustivo.
Quanto sto per comunicare si poteva prevedere da alcuni mesi ma ora i segnali sono chiari, direi inequivocabili, ci stiamo avviando verso un regime di apartheid come in Sudafrica dal ’48 al ’91, solo che non si baserà su un’arbitraria discriminazione razziale ma sociale, a essere penalizzati e limitati nelle loro libertà individuali e nei loro diritti civili saranno i non vaccinati, o meglio coloro che si rifiuteranno di vaccinarsi.
Saranno probabilmente “marchiati o bollati” in qualche modo, magari come gli ebrei durante il periodo delle persecuzioni naziste, limitati nella mobilità individuale, reclusi in qualche campo di detenzione o emarginati e confinati nelle loro abitazioni, additati al pubblico ludibrio, ecc..
Negli ingressi e vetrine dei locali pubblici (che sopravvivranno ai lockdown) e nei pubblici uffici porranno le scritte di divieto di accesso ai non vaccinati …
E tutto questo per un virus che agisce come quello influenzale, obiettivamente più pericoloso, ma che si potrebbe curare al proprio domicilio fin dai primi sintomi, se le autorità politiche e sanitarie lo consentissero. Dovrebbe essere chiaro ormai a tutti (quelli in grado di pensare autonomamente e criticamente) che il virus è solo un pretesto per rendere esplicito e capillare il potere esercitato dalle oligarchie dispotiche, le cosiddette élite finanziarie, che finora lo avevano manifestato solo manipolando il consenso, mentre attualmente, tramite la paura, anzi il terrore, indotto nelle masse con la complicità dei media da loro posseduti, tale potere ha oltrepassato ogni limite e sta diventando assoluto, perché accettato o addirittura invocato dalle stesse vittime, che ovviamente non sanno di esserlo.
La maggioranza della popolazione è disposta a sacrificare quel residuo di libertà che ancora possedeva in cambio di false speranze di salvezza (tramite un vaccino non sperimentato e molto probabilmente pericoloso per i suoi effetti collaterali ignoti) da una malattia virale curabile con pochi farmaci dal costo irrisorio.
E’ l’apoteosi dell’ignoranza e dell’ignavia, cavalcando la quale la schiavitù e l’apartheid diverranno una certezza.
Le modalità di datazione dovrebbero essere cambiate in pre-covid e post-covid, il 2021 è il primo anno post-covid e come per l’11 settembre nulla sarà più come prima e la guerra al virus diverrà permanente, e continueranno a esportare questa democrazia ovunque, quindi rallegratevi.
Claudio Martinotti Doria
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