Come confermato in
questo articolo, che seppur estratto da Sputnik è praticamente scritto da
un manager italiano che lavora in Russia da anni, i russi amano l'Italia,
ne sono fortemente attratti sia culturalmente che turisticamente,
nonostante i vari governi italiani siano sempre stati subordinati ai diktat
russofobi americani, assumendo posizioni ostili alla Russia, penalizzando
in tal modo gli interessi economici italiani e ponendo il paese a rischio
di gravi ripercussioni. Una politica deleteria e stupida, che danneggia il
nostro paese e la conservazione della pace. La meta turistica preferita dai
russi è l'Italia e i numeri dei turisti russi potrebbero salire in maniera
esponenziale se soltanto il nostro paese se ne rendesse conto e divenisse
più autonomo e/o neutrale e accogliente nei loro confronti. Claudio
Ecco
perché i turisti russi amano l’Italia
© Sputnik .
Vladimir Astapkovic
04.04.2019
L’Italia si
posiziona al terzo posto dopo Turchia e Thailandia fra i Paesi più visitati
al mondo dai turisti russi. Alberghi extra lusso, terme, visite in montagna
e al mare, ma non solo. Fra le mete dei russi alla scoperta della cultura
italiana anche i borghi meno noti. L’Italia batte Spagna e Francia.
Il Paese europeo
più visitato in assoluto, l’Italia è fra le destinazioni preferite dai
russi. Si tratta di amore a prima vista, ma anche di una relazione
coltivata negli anni, i turisti russi infatti tendono a tornare più volte
nel Belpaese. Ecco perché i turisti russi amano l’Italia.
“La posizione
dell’Italia nel mercato turistico russo è solidissima. Si tratta infatti di
una destinazione gettonata nel corso di tutto l’anno, i turisti partono per
l’Italia d’estate, d’inverno a sciare, ma anche in primavera ed in autunno.
L’Italia offre le più diverse tipologie di turismo: le spiagge, le vacanze
benessere, lo shopping, la montagna, lo sport e tantissimo altro”, riassume
così i motivi per cui vale la pena andare in Italia Dimitri Danilenko,
redattore capo del portale turistico Turdom.ru.
“I russi volano
in Italia 365 giorni l’anno per scoprire la cultura italiana, perché il 75%
del patrimonio UNESCO si trova in Italia, non in Spagna, né in Grecia, né
in Madagascar. Inoltre rispetto alla Spagna raggiungere l’Italia è molto
più veloce ed economico da ogni punto della Russia”, ha sottolineato Alexan
Mkrtcian, membro della presidenza dell’Unione delle agenzie turistiche
russe.
© Foto : SKYPOINT
STUDIO
Giulio Gargiullo,
digital marketing manager, esperto di business fra Italia e Russia
Com’è cambiato il turismo russo in Italia negli ultimi anni e su che cosa
bisognerebbe puntare di più per incentivare i flussi turistici dal Paese
delle betulle? Sputnik Italia ha raggiunto per un approfondimento in merito
Giulio Gargiullo, digital marketing manager, esperto di business fra Italia
e Russia.
– Giulio
Gargiullo, oggi non si tratta più della destinazione per fare shopping tout
court, come cambia il turismo russo verso l'Italia?
– Negli ultimi
anni è sicuramente cambiato il turismo e i turisti dalla Russia verso
l'Italia. Quello che sappiamo con certezza è che il viaggiatore russo tende
a tornare più volte in Italia e quindi si sente molto a suo agio e gli
piace molto il Belpaese. Sicuramente l'Italia rappresenta un centro di
bellezza a 360°, è un bel Paese ma anche un produttore di cose belle:
lusso, moda, cucina, design.
Aggiungiamo
inoltre che l'Italia per molte città russe è molto vicina, certo, l'euro in
questo momento non è sempre favorevole, ma abbiamo avuto una ripresa
economica parziale ed una stabilizzazione del rublo. Così negli ultimi due
anni c'è stato un incremento del turismo ed un ritorno dei russi in Italia,
che rimangono fra i top spender: lo scontrino è in media sugli 800, 1000
euro.
– Si vanno a scoprire delle
località prima sconosciute, abbiamo un nuovo tipo di turismo, quello alla
scoperta dei borghi e delle piccole città, no?
– Questo è un
trend crescente e positivo che riguarda i russi, senza dubbio ci sono in
Italia delle città meravigliose ma il grande valore si trova nelle
province, nei borghi meno noti ed anche nei piccoli paesi. Aumenta fra i
russi il turismo enogastronomico che ben si abbina con la voglia di
conoscere le tradizioni come quelle culinarie e paesaggistiche. Sicuramente
è importante sviluppare il turismo con ENIT e con il contributo delle varie
regioni per spiegare che la bellezza dell'Italia va ben oltre le città,
luoghi perfetti per lo shopping, ma spesso la cultura italiana si trova
dentro i territori. Conosco l'assessore di una città molto bella: Orvieto.
E' una città meravigliosa, una gemma; già da due anni si stringono i
rapporti con la Russia, fra poco il canale televisivo russo NTV verrà a
girare un servizio su questa cittadina per mostrare la bellezza di un luogo
che si trova soltanto ad un'ora di autostrada da Roma. Gli amici russi che
ho accompagnato ad Orvieto sono rimasti a bocca aperta.
– I russi amano
festeggiare in Italia Capodanno ed altre feste, ci sono dei periodi più
gettonati fra i turisti russi?
– I periodi sono
compresi tra il Natale cattolico fino alla seconda settimana di gennaio e
poi soprattutto il periodo estivo. Molto importante per i russi è il
turismo termale, ci sono diverse acque termali in Italia ed ognuna è legata
ad un tipo di cura. Ho lavorato con un albergo di Fiuggi e lì sono molti
anni che i russi vengono per bere l’acqua termale e fare una dieta
particolare. Quest'acqua è famosa perché aiuta contro i problemi renali.
– Secondo i
recenti dati ENIT l'Italia sarebbe il Paese europeo più visitato dai russi.
Come si è ottenuto questo traguardo? Come l'Italia batte Francia e Spagna?
– Vincono il
lavoro svolto da Enit, ma anche i rapporti più in generale fra Italia e
Russia. Si tratta di relazioni commerciali e rapporti di amicizia sempre
attivi. L'Italia è sempre associata alla bellezza. Anche io da italiano in
Russia vedo l'Italia dappertutto, mi sento molto amato come italiano,
apprezzo la conoscenza profonda da parte dei russi della nostra musica,
cultura e architettura. A livello commerciale e industriale i rapporti fra
i nostri due Paesi sono strettissimi.
L'Italia è un
brand che esprime bellezza, classe, eleganza. è un Paese piccolo che al suo
interno ha tutto: un bellissimo mare, meravigliose montagne, cultura. Molte
sfaccettature diverse in un unico Paese.
– Quanto è
diffusa nel settore turistico la conoscenza della lingua russa?
– E' chiaro che
si deve fare di più, si deve fare una localizzazione e fare in modo che ci
sia più personale che parli russo e che conosca le tradizioni russe. Spesso
si tratta di aspetti banali che però non tutti conoscono, per esempio che
quando viene a trovarci un ospite russo sarebbe meglio mettere all'entrata
delle pantofole e magari non dare un menù in lingua inglese ma in russo. Le
traduzioni dei menù andrebbero fatte da un professionista, spesso infatti
trovo delle traduzioni piene di errori…
– Secondo te quindi
in generale cosa bisogna migliorare? In quale direzione bisogna muoversi
per incentivare questi flussi?
– Bisogna
continuare a creare degli accordi strategici fra i due Paesi sui punti di
forza, accordi universitari per permettere ai ragazzi di conoscere le
reciproche culture. Bisogna far scoprire ai russi i piccoli territori e le
province e creare dei percorsi ad hoc con delle destinazioni tematiche.
Bisogna inoltre lavorare molto sull'aspetto digitale. Spesso cercando su
Yandex degli alberghi si trovano unicamente portali come booking e non ci
sono siti di alberghi italiani, in generale manca la comunicazione digitale
in lingua russa, anche perché i russi prenotano sempre più autonomamente su
internet tour, aerei ed alberghi. Molto spesso i turisti russi preferiscono
muoversi da soli ed è importante che tutto sia prenotabile e comprensibile
in russo in maniera digitale.
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