Di
Claudio Martinotti Doria
12 luglio 2014
Sono SOLO da tre giorni che
alcuni server della Telecom sono guasti e mi è impossibile inviare la posta
elettronica, almeno questa è la versione ufficiale che propinano ai pochi che
telefonano per lamentarsi, perché ormai questo è un paese non più reattivo, abituato
a subire qualsiasi oscenità girandosi dall’altra parte …
Pertanto le poche email che invio in questi giorni è tramite una piattaforma
Internet di Aruba, ma mi occorre molto più tempo e ci sono limitazioni d'uso
Ormai non dobbiamo più stupirci di nulla, soprattutto nel campo delle
inefficienze ed aberrazioni statali, e quindi dobbiamo attenderci solo
ulteriore degrado a tutti i livelli, della serie TUTTO CONTRO TUTTI e MORALITA'
E BUON SENSO SOTTO AI PIEDI. E’ un processo degenerativo irreversibile, che non
risparmierà nessun settore ed individuo.
L'esempio parte dai massimi
livelli ed è inevitabile che la contaminazione corruttiva (nella sua più ampia
accezione) si sia propagata alle istituzioni pubbliche e poi a quelle
monopoliste ed oligopoliste per poi spandersi anche al settore privato, locale,
di gruppo ed individuale.
Il pessimo esempio, la
cosiddetta via più facile, è quella più facilmente emulabile e praticabile, che
può essere seguita anche dall’ultimo degli idioti ed ignoranti, non occorre
alcuna dote, ed è ovvio che sia quella che ha trionfato in Italia, creando il
malcostume imperante a livelli patologici che non ha eguali in alcun altro
paese occidentale.
E’ come se un parassita
patogeno si riproducesse a ritmi esponenziali trovando terreno fertile e
predisposto per il suo sviluppo, alla fine del processo, rimanendo solo i
parassiti, si dovrebbe autodistruggere, ma solo quando non rimarrà più nulla da
parassitare, ed i parassiti a quel punto dovranno parassitarsi tra loro. Ma in
Italia siamo ancora lontani da queste condizioni finali, c’è ancora molto che i
parassiti possono fagocitare. E’ anche vero che a mio avviso stia iniziando la
fase in cui iniziano a danneggiarsi a vicenda per una iniziale penuria di
vittime sacrificali. Perché centinaia di migliaia di persone, giovani di talento
e pensionati, rendendosi sempre più conto che vivere in questo paese è un’offesa
all’intelligenza e dignità delle persone oneste, per sottrarsi a questa
predazione di risorse e mancanza di prospettive stanno emigrando all’Estero ed
addirittura si sono autorganizzati per convincere quanti più amici e conoscenti
ad imitarli organizzandogli l’accoglienza, e quindi si riducono e si ridurranno
sempre più di numero le vittime potenziali. Solo dei parassiti umani possono
essere così avidi e stupidi da distruggere l’organismo che li nutre, ma in
Italia ci siamo quasi.
La struttura pubblica
politico istituzionale ed i loro sponsor ed accoliti, parliamo di centinaia di
migliaia di persone, ha ormai paralizzato il paese depredando chi lavora
onestamente, non solo mettendogli le mani nel portafogli, ma facendo in modo
che i LORO soldi non pervengano neppure al portafoglio, a questo ormai si
stanno dedicando da tempo. Lo sapete ad esempio che quando un lavoratore
(FORTUNATO) va in pensione, non riceve più la liquidazione (che gli spetterebbe
di diritto), ma solo una minima parte ed il saldo se gli va bene lo riceve dopo
tre anni oppure cinque anni? Si attende in pratica che il pensionato crepi, un
poco come la Fornero e l’INPS che con la sua oscena riforma che ha spostato in
avanti l’età pensionabile di circa sei anni (cosa che non è avvenuta in nessun
altro paese al mondo), sperano appunto che si crepi prima di riceverla o quantomeno
si riduca drasticamente il tempo di godimento della pensione, per la quale
magari si è versato 40 anni di contribuzione, mentre ci sono molti lavoratori
(si fa per dire) pubblici che sono andati in pensione con 16 anni di contributi
e se la stanno godendo da oltre 30 anni, e molti hanno pure pensioni da sogno
(le più elevate sono quasi tutte del settore pubblico), su questi non sono
intervenuti perché PER LORO SONO DIRITTI ACQUISITI, per i silurati dalla
Fornero invece i diritti non erano acquisiti …
La realtà che è ormai sotto agli
occhi di tutti (quelli non inebetiti) è che in Italia la corruzione morale
prima che materiale e l’arbitraria discriminazione tra pubblico e privato ha
ormai devastato la società, e le istituzioni politiche e burocratiche sono irreversibilmente
parassitarie, il potere viene esercitato solo per mantenere i privilegi ed il
reddito da posizione che ne deriva, abusando sistematicamente del monopolio dell’uso della
forza, che in questo caso è fiscale (tasse dirette, indirette ed occulte) prima
che armata (leggasi forze armate che intervengono ad esempio per sedare le
proteste).
Quindi il rapporto tra lo
stato e le sue varie istituzioni (comprese quelle autorizzate ad esercitare
monopoli nei servizi che simulano di farsi concorrenza mentre fanno cartello)
ed i cittadini onesti è solamente più impositivo, liberticida, estorsivo,
vessatorio e tuttalpiù paternalistico, quando va bene e solo nei casi più
marginali.
Non essendoci alcuna speranza
che la popolazione scenda in piazza in massa e si sbarazzi di coloro che
detengono il potere, non essendo neppure più identificabili come in passato, avendo
esaurito la popolazione italiana ogni dignità reattiva ed essendosi inebetita
con decenni di televisione volutamente demenziale, disinformativa e
mistificatrice, può solamente lamentarsi e tuttalpiù identificare qualche capro
espiatorio temporaneo, ricercando qualche spiraglio di sopravvivenza
partecipando anche solo marginalmente al sistema corruttivo, dando il proprio
contributo al malcostume italico, ma senza sentirsi colpevole, ovviamente, la
responsabilità è sempre di altri.
Non è casuale se ci si trovi
in queste condizioni particolarmente penalizzanti e di degrado, occorre volgere
lo sguardo indietro, le responsabilità sono da ricercarsi nella storia moderna,
soprattutto negli ultimi decenni, le premesse condizionano gli sviluppi e
limitano le opzioni di scelta e la possibilità di trovare ed applicare
soluzioni..
Ormai ci si sente soffocare
perché manca l’ossigeno. Poco meno di vent’anni fa scrissi un saggio sulla
situazione sociale e politica italiana intitolandolo LA SINDROME DELL’ASSEDIATO
che ebbe notevole consenso e diffusione in Internet. Ormai siamo oltre all’assedio,
siamo bombardati da gas asfissianti e neppure più le maschere antigas riescono
a salvarci dalla rarefazione dell’ossigeno. Stiamo boccheggiando, ma in troppi,
abituati alla tv demenziale, credono stiano girando una fiction o che arrivi l’Uomo
della Provvidenza che risolverà tutto …
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