Fonte: Casale News http://www.casalenews.it/index
Di Claudio Martinotti Doria In occasione degli Stati Generali Patria Montisferrati sfata alcuni 'miti' sul nostro territorio
Per fare alcuni esempi concreti, molti sono ancora adesso convinti che Guglielmo Tell, l’eroe medievale svizzero per antonomasia, sia un personaggio storico, forse leggermente amplificato nel suo valore, ma vissuto realmente. Ed invece storicamente non è mai esistito. Lo so che è una delusione, ma la sua leggenda è simile a molte altre di provenienza scandinava ed è facile che sia frutto di fantasia strumentale, finalizzata a scopi specifici ed utilitaristici.
Lo stesso dicasi di Robin Hood in Inghilterra, eroe popolare leggendario, probabilmente frutto della fusione di un personaggio realmente esistito ma di più basso profilo con un dio o folletto della foresta in una sorta di sincretismo elaborato dalla tradizione orale popolare e poi riversato in letteratura ed arricchito di successivi apporti.
Altrettanto si può dire, per quanto riguarda il nostro paese, per Alberto da Giussano, addirittura additato come modello e simbolo da alcuni partiti e movimenti politici e culturali ed idealizzato e “concretizzato” durante il Risorgimento dal Carducci che lo ha rianimato plasmandolo come solo un artista sa fare, vero e proprio letterato pubblicitario al servizio della causa e retorica nazionale. Il personaggio storicamente non è mai esistito, non c’è alcuna traccia di lui nei documenti storici reperibili e riferibili al periodo storico in cui lo si vuole collocare. Eppure gli hanno dedicato anche delle statue, intestato vie e quanto d'altro si è potuto, come per gli altri personaggi di fantasia reputati storici.
Per scendere ancora più nel localistico, venendo al nostro Monferrato, sono molteplici le convinzioni storiche errate; quasi impossibile elencarle tutte: alcune provengono da errori popolari perpetuati in buona fede da coloro che non hanno modo e voglia di aggiornarsi, (sono quelle più grossolane che si protraggono da decenni e se non si correggono è semplicemente perché sono ancora adesso pronunciate pervicacemente da politici locali cui la gente comune attinge consolidando l’ignoranza in materia), altri errori più lievi e tecnici sono addirittura commessi da storici, cui è sfuggito qualche aggiornamento.
(1 di 2 – Continua)
la seconda parte verrà pubblicata fra qualche giorno
Nessun commento:
Posta un commento