Ex generale israeliano: “Un branco di idioti” sta conducendo Israele verso l’abisso
Il generale israeliano in pensione ed esperto militare, Yitzhak Brik, ha criticato il governo israeliano guidato dal primo ministro Benjamin Netanyahu definendolo “un branco di idioti” che minaccia l’esistenza dello Stato di Israele.
In alcune dichiarazioni pubblicate ieri dai media israeliani, Brik ha affermato che la guerra di logoramento israeliana a Gaza e in Libano ha creato una terribile polarizzazione nella società israeliana, in cui prevalgono odio cieco e sfiducia.
Ha avvertito che tale polarizzazione potrebbe dividere Israele nello “Stato di Israele” e nello “Stato di Giudea”.
“Un meccanismo di propaganda soprannominato la macchina sputa-veleno di Netanyahu e dei suoi portavoce ha diffuso informazioni false o fuorvianti, incitamenti e notizie false contro gli oppositori”, ha affermato.
Brick ha avvertito che le crepe nella società israeliana si stanno allargando in modo pericoloso e irreversibile, il che potrebbe portare al collasso dello Stato.
“L’esercito israeliano, senza il quale non potremmo sopravvivere in questa regione ostile, è completamente esausto e l’intero peso ricade su coloro che stanno svolgendo il loro quarto turno di servizio di riserva dall’inizio della guerra… Il numero di riservisti che si rifiutano di rispondere agli ordini di chiamata militare è in aumento; anche i soldati regolari sono esausti e stanno perdendo competenze professionali perché i corsi di formazione sono stati interrotti o annullati del tutto”, ha affermato Brik.
“A
causa di questa guerra di logoramento in corso, il sistema educativo è
ora debole e sull’orlo del collasso, e insieme a lui molte altre
istituzioni stanno affrontando un destino simile”.
L’ex
generale pochi mesi prima aveva sostenuto che Israele non avrebbe potuto
sopravvivere ad una guerra prolungata a Gaza e oltre.
Mentre
i colloqui per il cessate il fuoco a Gaza continuano a arenarsi a causa
della posizione intransigente e dell’ostruzionismo deliberato del primo
ministro israeliano Benjamin Netanyahu, alcuni analisti israeliani e
occidentali avvertono che la situazione potrebbe facilmente prendere una
brutta piega per Tel Aviv.
Non ci sono segni di resa da parte delle formazioni di resistenza palestinese, Hamas ed altre.
Nonostante i bombardamenti a tappeto e le oltre 43.000 vittime per lo
più civili, i gruppi di resistenza palestinese continuano a tenere
ostaggi e a lanciare attacchi mordi e fuggi contro le forze occupanti.
“Il
paese sta davvero galoppando verso l’orlo di un abisso. Se la guerra di
logoramento contro Hamas e Hezbollah continua, Israele crollerà entro
non più di un anno”, ha scritto Yitzhak Brik, un ex generale
israeliano di alto rango, che ha prestato servizio in diverse posizioni
nell’esercito per decenni, aveva pronosticato in un articolo di Haaretz.
Israele
sta sprofondando sempre di più nel fango di Gaza ( adesso anche in
Libano), perdendo sempre più soldati perché vengono uccisi o feriti,
senza alcuna possibilità di raggiungere l’obiettivo principale della
guerra: abbattere Hamas”, ha aggiunto il veterano israeliano,
che aveva già da prima espresso una delle critiche più feroci alla
guerra in corso di Netanyahu contro Gaza.
Secondo il generale, gli
attacchi contro gli israeliani nella Cisgiordania occupata stanno
aumentando, l’esercito sta perdendo motivazione e l’economia sta
crollando. A livello internazionale, sta crescendo anche la
pressione su Israele sotto forma di boicottaggi economici e una spinta
per embarghi sulle armi.
Brik aveva affermato che Netanyahu, il ministro della Difesa Yoav Gallant e il capo di stato maggiore dell’esercito Herzi Halevi sono tutti responsabili del fallimento degli sforzi del Paese a Gaza.
Fonte: Middle East Monitor
Traduzione: Luciano Lago
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