di R. CORTONESI e F. BERTELLI
Nella storia dell’umanità molti sono stati i progressi, di tipo tecnologico, conseguiti dalla nostra specie. Ma quando la mente umana prova a cimentarsi sul modo migliore «dello stare insieme» e su quello di «fare banca» le risposte sono sempre le stesse. La democrazia, cioè il governo dei più sui meno, continua ad essere considerato come il migliore tra i sistemi possibili. Analogamente, sul versante finanziario, non si riesce a scindere l’idea di banca dall’ineluttabilità di un sistema monetario centralizzato, garante dei rischi connessi con l’esercizio della cosiddetta «riserva frazionaria» da parte delle banche commerciali.
La legittimazione di schiere di politici illuminati, e le cicliche esplosioni dello schema Ponzi legalizzato, sul quale è fondata l’attività bancaria, sono dunque destinate a perpetuarsi chissà per quanto tempo ancora. Con quali conseguenze per i cittadini è sotto gli occhi di tutti. È dunque ragionevole interrogarsi sul cosa fare per risolvere, estirpandone le cause alla radice, questi due enormi problemi.
Il partito dei LIBERI COMUNI D’ITALIA nasce con lo scopo:
- Di abolire il tipo di democrazia partitocratica santificato dalla Costituzione entrata in vigore il 1° gennaio 1948 sostituendolo con uno a “democrazia pura”, nel quale i cittadini, estratti a sorte e a rotazione, partecipano a turno all’amministrazione, di tipo condominiale, del proprio Libero Comune;
- Di liberalizzare la creazione del denaro e di varare l’obbligo di riserva intera per le banche commerciali.
Nell’ambito di queste nuove regole del gioco, fissate nella nuova Costituzione, i cittadini torneranno ad essere arbitri del proprio futuro attraverso:
- Il pieno possesso dei loro Comuni, quali uniche entità territoriali massime riconosciute dal nuovo ordinamento;
- La libera scelta delle interazioni tra Comuni, probabilmente condizionate dalle diverse realtà nazionali presenti nell’insieme dei singoli territori dei Liberi Comuni;
- La libera scelta delle monete con le quali i cittadini vorranno scambiare i frutti del loro lavoro.
Si tratta, per essere chiari fino in fondo, di una multi-micro secessione dallo Stato unitario così come lo conosciamo. Alla fine di questo processo, da perseguire in modo non violento con le regole dell’attuale democrazia, gli unici compiti dello Stato, cioè della Forza comune, che risponderà all’Assemblea dei Liberi Comuni secondo quanto indicato nella nuova Costituzione, saranno quelli:
- Di garantire la protezione dai nemici esterni (Forze armate)
- Di garantire la protezione dai delinquenti comuni (Forze di polizia)
- Di garantire la certezza del diritto (Magistratura)
Per il loro espletamento sarà fissata un’unica, piccola tassa, eguale per tutti i cittadini. Tutti gli altri compiti saranno demandati alla società civile, che li espleterà nei modi e nelle forme che vorrà liberamente darsi alla sola condizione di non ricorrere, in nessun caso, alla coercizione fiscale, che sarà solennemente bandita da tutti i territori dei LIBERI COMUNI quale reato contro la proprietà privata e quindi contro la libertà.
Queste le linee operative del nuovo partito dei LIBERI COMUNI d’Italia la cui Assemblea Costituente si terrà a Siena il 4 maggio 2014. Possiamo anticipare alcuni tratti originali dello Statuto che sarà posto in discussione nell’occasione.
Il sistema a “democrazia pura” sarà adottato anche in sede di funzionamento del nuovo partito, che non prevede la nomina di un segretario, ma l’estrazione a sorte di un certo numero di iscritti e la loro partecipazione a turno alla gestione amministrativa del partito.
Sempre in sede di Assemblea costituente sarà presentata una bozza di nuova Costituzione la cui messa a punto impegnerà il partito nei mesi a venire.
Il partito dei LIBERI COMUNI non prenderà alcuna posizione sui singoli problemi attualmente oggetto dello scontro tra le forze politiche italiane. Il suo unico scopo rimane il superamento dell’attuale assetto istituzionale e finanziario secondo le linee operative descritte in questo articolo e su questa chiara proposta chiederà il consenso dei cittadini italiani alle prossime elezioni politiche.
Gli iscritti al gruppo dei LIBERI COMUNI su Facebook sono, a tutti gli effetti, considerati come membri iscritti al partito e parteciperanno alle elezioni a sorte previste dallo Statuto. Chi desideri dunque essere presente all’Assemblea Costituente del 4 maggio a Siena, Palazzo Patrizi in via di Città 75, può farlo semplicemente iscrivendosi al gruppo su Facebook: https://www.facebook.com/groups/libericomuni/
Rivo Cortonesi e Franco Bertelli sono i promotori dell’iniziativa
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