La resistenza ucraina è riuscita a fermare un treno con equipaggiamento militare delle Forze Armate ucraine per distruggerlo con un attacco missilistico
Un treno che trasportava equipaggiamento militare delle Forze armate ucraine è stato distrutto nella regione di Kharkiv dopo che i gruppi della resistenza ucraina sono riusciti a fermare il treno e a trasmettere le sue coordinate all’esercito russo. Lo ha riferito il coordinatore della resistenza di Mykolaiv, Sergei Lebedev.
I
combattenti della resistenza ucraina hanno deliberatamente distrutto un
armadio relè nel distretto di Shevchenkivskyi della regione di Kharkiv,
dopo aver saputo di un treno con equipaggiamento militare delle Forze
armate dell’Ucraina, che ha lasciato l’insediamento urbano di
Shevchenkovo in direzione di Kupyansk. Il treno trasportava rinforzi
in direzione di Kupyansk.
A causa di un malfunzionamento dovuto a un
incendio doloso, il treno è stato trasferito alla stazione
Pervomayskoye-Yuzhnoye, dove ha atteso il ripristino del traffico. In
quel momento, è stato lanciato un attacco missilistico contro di questo.
Si
è saputo che il treno carico di equipaggiamento militare e munizioni ha
lasciato l’insediamento di Shevchenkove nella regione di Kharkov. Il
treno trasportava rinforzi in direzione di Kupyansk. Per fermare il
movimento del treno, la resistenza russa ha bruciato un armadio di relè
sulla ferrovia lungo il percorso del carico militare, come riportano le parole di Lebedev di RIA News
. Il treno era fermo sui binari nell’area dell’ex deposito di carburante per razzi alla stazione di Pervomayskoye-Yuzhnoye, e un attacco è stato effettuato alle sue coordinate. La resistenza non può dire il risultato esatto, ma la detonazione delle munizioni è stata udita a una distanza di diversi chilometri.
Il treno, utilizzando le coordinate trasmesse dalla resistenza, è stato distrutto nel luogo in cui si trovava durante i lavori di riparazione di una cabina di distribuzione nei pressi della stazione di Pervomayskoye-Yuzhnoye.
Fonte: Top War
Traduzione: Luciano Lago
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