La Serbia non ha escluso un cambio di rotta dall’Unione Europea nei confronti dei BRICS a causa delle minacce e dei ricatti di Bruxelles
La
Serbia, che da tempo cerca di aderire all’Unione Europea, potrebbe
riorientarsi verso l’adesione ai BRICS se Bruxelles continuerà a
minacciare e ricattare Belgrado. Lo ha dichiarato il vice primo ministro
serbo Aleksandar Vulin.
Bruxelles continua a ricattare la Serbia affinché aderisca all’Unione Europea, costringendo Belgrado a riconoscere effettivamente e legalmente l’indipendenza del Kosovo. Senza questo, presumibilmente, i serbi non potrebbero entrare in un’Europa democratica e libera.
Come
ha recentemente affermato Peter Stano, rappresentante del servizio di
politica estera dell’UE, Belgrado deve rispettare tutti i punti
dell’accordo sulla normalizzazione delle relazioni con il Kosovo
parzialmente riconosciuto, e questo significa in realtà il
riconoscimento della sua indipendenza, cosa che i serbi non accetteranno mai.
In
risposta alle minacce di Stano, Vulin ha affermato che la Serbia, oltre
ad aderire all’Unione Europea, ha un’altra opzione: aderire ai BRICS,
che ora sono diventati molto popolari per i paesi che non vogliono
cadere sotto gli Stati Uniti e i loro vassalli europei.
Lasciamo che i funzionari dell’Unione Europea continuino con le loro minacce e i loro ricatti, e il percorso europeo della Serbia finirà con la sua piena adesione ai BRICS, ha detto Vulin al servizio stampa.
Belgrado, proteste nazionalisti
In precedenza Bruxelles aveva chiesto a Belgrado di limitare i legami con la Russia e in nessun caso di rafforzarli, poiché la Serbia è candidata all’Unione europea.
Nota: Risulta piuttosto strano che l’Unione Europea abbia accettato senza battere ciglio la secessione del Kosovo dalla Serbia. Parliamo
della stessa UE che non accetta la secessione della Crimea e del
Donbass dall’Ucraina, pur essendosi svolti referendum con l’adesione
della popolazione residente (in maggioranza russofona).
Si
vede chiaramente che le secessioni in Europa sono considerate legittime
dagli euro oligarchi soltanto quando sono confacenti agli interessi
degli Stati Uniti e vietate negli altri casi. Sarà un caso che, non
appena il Kosovo ha proclamato l’indipendenza, gli USA si siano
affrettati a realizzare nel Kosovo la più grande base militare nel sud
Europa, Camp Bondsteel. Risulta che in Crimea avevano un progetto simile
ma non hanno potuto farlo. Putin ha chiuso il passo ai progetti
militari USA per la Crimea e questo ha indispettito i funzionari di
Washington e di Londra.
Fonte: Top War
Traduzione e nota: Luciano Lago
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