Kim Jong Un sarebbe rimasto “profondamente impressionato” dei mezzi di guerra e delle tecnologie ammirate in Russia. Mentre il presidente nordcoreano era sulla via del ritorno verso casa, sono iniziati ad emergere interessanti particolari relativi al suo recente viaggio oltre confine.
Lo scorso sabato, Kim ha incontrato il ministro della Difesa russo Sergej Shoigu, con quest’ultimo che ha portato l’ospite ad effettuare un tour a base di bombardieri nucleari, missili e navi da guerra. L’agenzia russa Tass ha scritto che il presidente della Corea del Nord è arrivato all’aeroporto di Knevichi, a Vladivostok, accolto da Shoigu e da una guardia d’onore.
Durante la giornata, ha esaminato i bombardieri strategici con capacità nucleare a disposizione di Mosca – Tu-160, Tu-95 e Tu-22M3 – e i suoi ultimi missili ipersonici Kinzhal, oltre alla fregata maresciallo Shaposhnikov della flotta russa del Pacifico, ormeggiata nella baia di Ulisse. In precedenza, Kim aveva visitato uno stabilimento aeronautico russo addetto alla produzione aerei da combattimento avanzati, tra cui il Sukhoi Su-35, a Komsomolsk-on-Amur.
Gli elogi di Kim
In viaggio verso lo stabilimento aeronautico Yuri Gagarin, Kim avrebbe affermato di essere rimasto colpito dallo stato avanzato della tecnologia aerospaziale e aeronautica russa. “Dicendo di essere rimasto profondamente colpito dal ricco potenziale indipendente e dalla modernità dell’industria aeronautica russa e dai suoi incessanti sforzi intraprendenti verso nuovi obiettivi, (Kim ndr) spera sinceramente che l’impianto possa svilupparsi in modo duraturo ottenendo una maggiore crescita della produzione in futuro”, ha informato l’agenzia nordcoreana Kcna.
Kim ha inoltre espresso “sincera stima” per la tecnologia aeronautica russa in rapido sviluppo e che “supera le potenziali minacce esterne”. I media di Pyongyang hanno fatto sapere che il leader nordcoreano avrebbe molto apprezzato i funzionari, gli scienziati, i tecnici e i lavoratori dell’impianto “per aver dato un grande contributo allo sviluppo dell’industria aerea del Paese ottenendo eccellenti successi nella produzione con tecnologia altamente avanzata e forte potere mentale”.
Cooperazione militare
Fondato nel 1934, lo stabilimento aeronautico diede un “grande contributo alla sconfitta del fascismo” durante la Grande Guerra Patriottica combattuta dall’Unione Sovietica, producendo vari tipi di aerei, compresi i bombardieri a lungo raggio. Oggi, come ha sottolineato la Kcna, è il più grande produttore di aerei da caccia di tipo Su in Russia.
Nel corso dell’ispezione nel sito, Kim era accompagnato dai massimi funzionari del Partito dei Lavoratori della Corea e dell’esercito del Nord, tra cui il ministro degli Esteri, Choe Son Hui, e il massimo consigliere, il maresciallo Ri Pyong Chol. Nel gruppo c’erano anche Pak Jong Chon, un leader del Partito, e Pak Thae Song, un funzionario responsabile della tecnologia spaziale.
Insomma, la lista dei desideri di Kim sembra essere abbastanza ricca, tra aerei civili e militari e tecnologie di vario tipo. Considerando che Pyongyang potrebbe sostenere la Russia nella guerra in Ucraina – con missili anticarro e munizioni di artiglieria – la Corea del Nord potrebbe ricevere da Putin, oltre agli aiuti alimentari, importanti assist per sviluppare satelliti, migliorare i sottomarini e rafforzare l’aeronautica.
Gli Stati Uniti, la Corea del Sud e il Giappone hanno insistito sul fatto che un accordo di questo tipo costituirebbe una violazione delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che riguardano Pyongyang e avrebbe conseguenze per tutti i Paesi. In tutta risposta, Kim sta tornando a casa con sei droni donati dai funzionari russi, in probabile violazione delle stesse sanzioni.
Nessun commento:
Posta un commento