08 Ago 2022
Un nuovo passo verso la guerra aperta fra la NATO e la Russia
Fonte: ControInformazione
https://www.controinformazione.info/un-nuovo-passo-verso-la-guerra-aperta-fra-la-nato-e-la-russia/
Gli Stati Uniti stanno impiegando in Ucraina per la prima volta i missili antiradar.
La NATO sta incendiando il pianeta da ogni parte. L’ultima notizia pervenuta è quella secondo cui ha impiegato in Ucraina i missili antiradar AGM 88 con una gittata fino a 150 Km. Questi missili solo si possono lanciare da un caccia F15 o F22, questi ultimi che sono in servizio esclusivamente in Israele e negli USA. Ultimamente una squadra di F22 è stata inviata in Polonia.
I missili antiradar, i cui frammenti sono stati individuati vicino a Kherson, non sono nella disponibilità delle forze ucraine ma i media hanno informato che esiste un complesso per lanciare questi missili anche da terra. Tuttavia nella sostituzione dei vecchi missili con questi AGM88, il sistema è stato attualizzato con un lanciatore che può essere sia marittimo che convenzionale. Di conseguenza risulta che questi missili possono essere stati lanciati sia dalla spazio aereo che da una installazione terrestre.Al momento
non ci sono commenti in proposito ma, si può supporre che l’attacco con
questi missili può essere avvenuto sia dallo spazio aereo dell’Ucraina
(o della Polonia) sia da territorio ucraino.
L’evidenza che la NATO ha dichiarato la guerra alla Russia è incontestabile e le prove affiorano dappertutto. Ad esempio il Canada ha annunciato che avrebbe inviato 225 istruttori per addestrare le forze ucraine.
Una
rivista francese di estrema destra in questi giorni afferma che
l’esercito USA è stato presente in Ucraina fin dai primi giorni del
conflitto e che è entrato nella fase attiva dall’inizio di questo, cosa
già affermata dallo stesso Stoltenberg, segretario NATO.
Nello stesso
tempo la fonte indica che l’assistenza all’esercito ucraino la fornisce
un gruppo di volontari specialisti che hanno firmato un contratto con
il Pentagono e questi sono coinvolti in ogni aspetto del conflitto. Per
la prima volta il Pentagono ha utilizzato questa tattica dell’impiego di
personale che compare come esterno.
L’analista afferma che il risultato del coflitto non è ancora chiaro ma è sicuro che la guerra non finirà presto. L’esercito russo non si limiterà alla conquista del Donbass ma andrà molto in là e i
russi cercheranno di ottenere un corridoio dalla Russia alla Crimea e
alla Transnistria e si prevede che andranno ancora più in là.
La
notizia di oggi è che Il governo svedese ha deciso anche quello di
inviare istruttori militari per impartire addestramento basilare ai
soldati ucraini con l’obiettivo di fortificare il livello di
addestramento dell’esercito ucraino.
L’iniziativa di fornire
l’addestramento alle forze ucraine proviene dal Regno Unito che ha
invitato gli altri paesi a contribuire all’addestramento degli ucraini.
Tutto questo indica che, se non ci saranno opposizioni dai cittadini dei paesi europei, la
guerra totale e aperta fra la NATO e la Russia esploderà in tutta la
sua forza solo quando lo decideranno i vertici dell’Alleanza. Loro
diranno quale sia il momento per dare il passo definitivo, in
particolare quando saranno in grado di farlo con gli eserciti in
condizioni ottimali.
Ad esempio nel Regno Unito la capacità di
addestrare i piloti al combattimeto è diminuita di un 65%, dicono, per
aver inviato la loro forza aerea ai confini della Russia. Oltre a questo
la GB ha inviato nell’Oceano Pacifico un’altra parte della forza aerea
per contenere la Cina.
Ci vorrà ancora molto tempo per
l’addestramento dei piloti ma, proprio in questo periodo, molti problemi
stanno emergendo all’interno della Gran Bretagna per la risalita dei
prezzi e per la crisi economica dovuta alle sanzioni.
Nel frattempo la cancelleria Cinese ha avvisato che non permetterà che gli USA facciano tornare il mondo alla legge della giungla e il blocco di Taiwan prosegue nel mezzo delle esercitazioi militari continue, come ha comunicato il comanndo delle FPL.
La
zona interdetta intorno a Taiwan è stata ampliata e Taiwan ha dovuto
cancellare i voli e i rifornimenti industriali all’isola con un blocco
di fatto a cui è sottoposta a seguito della visita della Pelosi.
Le
dichiarazioni della giunta di Pechino non lasciano dubbi in proposito e
la Cina ha ottenuto l’appoggio di altri 30 paesi dell’area asiatica e
non, contro le provocazioni degli USA e le manifestazioni di
neocolonialismo.
Sempre più paesi fanno blocco contro le
pretese imperiali degli USA e della NATO e questo renderà lo scontro
aperto, prima o poi, inevitabile.
Fonti varie
Traduzione e sintesi: Luciano Lago
Nessun commento:
Posta un commento