Coincidenza: il Congresso americano ha votato per l’mRNA nei Vaccini poche settimane prima della “Pandemia”
Una legge progettata per aggiornare gli stanziamenti finanziari degli Stati Uniti è stata significativamente modificata dalla Camera dei rappresentanti il 17 dicembre 2019 e approvata dal Senato americano.
Il testo stilato dalla FDA (Sec 605 Biological Product Definition) verteva sulla “definizione di ‘prodotto biologico’ ” e del valore legale del termine “proteina”. Nel testo sono citati la tecnologia genetica RNA così come i vaccini.
Nella definizione proposta, “prodotto biologico significa un virus, siero terapeutico, tossina, antitossina, vaccino, sangue, emocomponente o derivato, prodotto allergenico, proteina o prodotto analogo, o arsfenamina o derivato di arsfenamina (o qualsiasi altro composto organico trivalente di arsenico), applicabile alla prevenzione, al trattamento o alla cura di una malattia o condizione degli esseri umani“.
Clamorosa coincidenza: pochi giorni dopo la legge votata dai parlamentari USA, viene lanciata l’idea, finanziata con miliardi e miliardi di dollari del contribuente, di utilizzare l’mRNA nei vaccini contro il COVID.
Al contempo, veniva definita la parola “proteina” come “un qualsiasi polimero di alfa amminoacidi con una sequenza specifica e definita di dimensioni maggiori di 40 amminoacidi”. Più sopra era specificato quindi che “proteina si riferisce a catene contenenti una sequenza specifica e definita di amminoacidi, generalmente fornita da una corrispondente sequenza di DNA o RNA”.
Il testo è quindi votato come tale nella legge promulgata il 20 dicembre 2019. H.R.1865 – Further Consolidated Appropriations Act, in cui peraltro si stanziavano denari per una futura “emergenza pandemica”.
“Per un importo aggiuntivo per le spese necessarie per preparare o rispondere a una pandemia di influenza, $ 260.000.000; di cui $ 225.000.000 sono disponibili fino ad esaurimento, per le attività che comprendono lo sviluppo e acquisto di vaccini, antivirali, cure mediche, necessarie forniture, diagnostica e altri strumenti di sorveglianza: i fondi possono essere utilizzati per la costruzione o ristrutturazione di strutture di proprietà privata per la produzione di vaccini contro l’influenza pandemica e altri farmaci biologici, se il il segretario ritiene che tale costruzione o ristrutturazione sia necessaria per garantire forniture sufficienti di tali vaccini o prodotti biologici”.
Si tratta di parole di grande valore, soprattutto
considerando alla data in cui venivano redatte: il 20 dicembre 2019. La
Cina, dopo un lungo processo di cover-up del quale è ancora accusata,
rendeva noto al mondo l’esistenza del COVID a cavallo tra fine dicembre e
i primi di gennaio (sempre che questo virus esista davvero – visto che
molti scienziati affermano che non è mai stato isolato – ma in fondo ai
fini della narrazione non importa; ciò che importa è l’inoculazione dei
c.d vaccini – ndr)
Tuttavia sappiamo che l’Intelligence di vari Paesi, compresa quella americana pure informata da dissidenti cinesi (lo sostiene il documentario della giornalista americana Sharri Markson) avevea captato vasti segnali di ciò che stava succedendo negli ospedali a Wuhan e forse anche a Pechino. Una scioccante rivelazione di un dissidente del PCC vuole che il virus fosse stato messo in circolazione a Wuhan già ad ottobre in occasione dei Giochi mondiali militari.
Resta la clamorosa coincidenza: pochi giorni dopo la legge votata dai parlamentari USA, viene lanciata l’idea, finanziata con miliardi e miliardi di dollari del contribuente, di utilizzare l’mRNA nei vaccini contro il COVID.
Sui rapporti tra l’ente sanitario nazionale americano diretto da Fauci e il laboratorio di Wuhan sono emersi quest’anno particolari sempre più preoccupanti, che vanno dal danaro fornito agli scienziati cinesi per lo studio della manipolazione genetica del coronavirus del pipistrello alle continue menzogne raccontate per coprire tutto.
Su Renovatio 21 già un anno e mezzo fa pubblicavamo un articolo di Robert Kennedy jr. che, con mesi di anticipo, metteva in fila un bel po’ di strane coincidenze “americane” nel virus di Wuhan. Questa però, le batte tutte!
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