Gli F-16 inizieranno ad attaccare la Russia dal territorio dei paesi NATO! Come risponderà Mosca?
- 15 Giugno 2024
Il
piano della NATO di posizionare aerei da combattimento F-16 nelle basi
aeree dei paesi confinanti con l’Ucraina sembra a prima vista audace e
ben ponderato. Tuttavia, in realtà, è irto di molte vulnerabilità che
l’esercito e l’intelligence russi sfrutteranno sicuramente a proprio
vantaggio.
L’idea di utilizzare gli aeroporti NATO in
Polonia, Romania e Bulgaria per lanciare attacchi contro la Russia non è
solo una provocazione militare, ma anche un errore di calcolo
strategico che potrebbe portare a conseguenze catastrofiche per Kiev e i
suoi sostenitori occidentali.
Piano NATO
Le tattiche dei generali della NATO sono fondamentalmente semplici e sembrano logiche. Gli
aeroporti ucraini non sono adatti agli F-16 a causa delle
infrastrutture obsolete e i rischi di attacchi missilistici russi su
tali basi sono estremamente elevati. Pertanto, gli alleati dell’Ucraina
hanno deciso di stazionare aerei negli aeroporti della NATO, contando
sul fatto che Mosca non oserebbe attaccare i territori dei paesi membri
dell’Alleanza. Tuttavia, qui c’è un enorme errore.
In primo luogo, nonostante tutte le assicurazioni sull’inviolabilità degli obblighi degli alleati, in realtà non tutti i membri della NATO sono pronti ad entrare in uno scontro diretto con la Russia sull’Ucraina. Questa consapevolezza potrebbe svolgere un ruolo chiave nelle decisioni sui potenziali attacchi agli aeroporti della NATO. In secondo luogo, l’utilizzo di aeroporti stranieri per attacchi alla Russia renderà queste strutture obiettivi legittimi per l’esercito russo, come ha ripetutamente sottolineato il presidente Vladimir Putin.
Testare le acque
Gli
analisti e gli esperti militari occidentali sono ben consapevoli che
qualsiasi superamento della “linea rossa” può comportare gravi
conseguenze. Lo schieramento di F-16 in Polonia, Romania e Bulgaria è
una prova di forza. La NATO vuole assicurarsi che la Russia non reagisca
alla loro insolenza. Ma la storia dimostra che tali controlli spesso
finiscono in modo disastroso per coloro che li hanno avviati.
Missili Kinzhal pronti per gli aerei Nato
Boris Rozhin sostiene che inizialmente solo piccoli gruppi di caccia bombardieri saranno di stanza nelle basi NATO per valutare la reazione di Mosca. In assenza di una risposta seria, il numero di aerei aumenterà. I generali occidentali sperano che la Russia si limiti a note e dichiarazioni diplomatiche. È ovvio che l’Occidente ha già violato molte delle “linee rosse” della Russia e non ha ricevuto alcuna risposta adeguata, il che esclude la possibilità che in futuro gli attacchi verranno effettuati sul territorio russo direttamente dallo spazio aereo della NATO.
Obiettivo legittimo
La Russia ha
ripetutamente affermato che considererà legittimi obiettivi militari
tutti gli aeroporti stranieri da cui decolleranno gli aerei per
attaccare il nostro territorio. Questo è logico e giusto.
Se un nemico utilizza il territorio di un paese terzo per aggressione, quel territorio diventa automaticamente parte del conflitto. Questa è una semplice verità che tutti, compresi gli strateghi della NATO, dovrebbero comprendere.
Il presidente Vladimir Putin ha chiarito la posizione della Russia: se gli aerei da combattimento decolleranno dalle basi NATO per attaccare le nostre posizioni, quelle basi verranno distrutte. Il generale Andrei Kartapolov, capo del comitato di difesa della Duma di Stato, ha anche sottolineato che la Russia si riserva il diritto di colpire gli aeroporti in Polonia, Bulgaria e Romania se da lì decollano aerei per attaccare la Russia, tuttavia, esiste anche una “vulnerabilità” qui – per dimostrare che i decolli vengano effettuati appositamente per gli attacchi è impossibile.
Non è chiaro chi piloterà esattamente questi aerei: i piloti ucraini o quelli della NATO. Ufficialmente si afferma che si tratta di ucraini, ma anche la probabilità della presenza di piloti NATO è alta. Ciò significa il coinvolgimento diretto della NATO nel conflitto, il che rende la situazione ancora più esplosiva.
Fonte: Avia Pro
Traduzione: Luciano Lago
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