Truss
di Maurizio Murelli - 07/09/2022
ARIANNA
EDITRICE
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Fonte: Maurizio Murelli
Da giorni, constatato che il default per la Russia
annunciato dall’Occidente a Febbraio, non si è concretizzato nei
pronosticati 3 giorni, né nei 6 successivi mesi, e altresì constatato
che in tutta evidenza le sanzioni stanno portando in recessione chi le
ha applicate, la stampa tutta, in tandem con il circolino politico di
arguti analisti, si esibiscono con apocalittiche previsioni
sull’implosione della Russia. Questa volta "nel medio termine e nei
prossimi anni". Alle previsioni hanno persino associato l’iconica
metafora del boa che con le sue spire stritola lentamente la sua preda.
La
cosa spassosa è che la psicopatia mista a schizofrenia di cui in tutta
evidenza è affetto l’intero Occidente, porta gli audaci, arguti
politici, analisti e imbonitori a sostenere che mentre il loro prevedere
un apocalittico futuro per la Russia è appunto una legittima
previsione, quella di Maria Zakharova, portavoce del ministro degli
esteri russo, è una minaccia, uno scomposto attacco all’Italia,
intromissione nella campagna elettorale e quant’altro. Eppure Maria
Zakharova ha semplicemente declinato una verità inconfutabile e fatto
una previsione molto verosimile. Testualmente:
«Il piano italiano
per la riduzione della dipendenza dalle fonti energetiche russe, messo a
punto dal ministro per la Transizione ecologica Roberto Cingolani, è
imposto a Roma da Bruxelles, che a sua volta agisce su ordini di
Washington, ma alla fine saranno gli italiani che dovranno soffrire».
Dove sta l’intemerata, la minaccia, l’interferenza? Ma per la UE queste sono «parole folli» (testuale).
Diciamolo
con le prole di una vecchia canzone: «La verità fa male” e porta i
nostri servitorelli a scapocciare. E scapocciano talmente tanto che
propongono ricette a tono: cucinare la pasta con l’acqua che non bolle,
fare le docce fredde e possibilmente in branco, abbassare la temperatura
dei termosifoni e amenità simili.
Fatevene una ragione: da
apprendisti stregoni avete scatenato forze che non siete in grado di
controllare….. e sarà, come dice Zakharova, SOFFRIRETE.
Del resto per dare un’idea in che mani siamo, della differenza di livello tra una leader russa e una europea basta questo:
«Stiamo fornendo e offrendo ulteriore supporto ai nostri alleati baltici del Mar Nero». (Liz Truss)
«I
paesi baltici sono chiamati così perché si trovano al largo del mare
Baltico, non il Mar Nero. Se qualcuno ha bisogno di essere salvato da
qualcosa, allora è il mondo dalla stupidità e dall'ignoranza dei
politici anglosassoni». (Maria Zakharova)
Lapsus della deliziosa
Truss? No, perché l’ignoranza e la stupidità della Truss, che la mette a
livello di Di Maio, si è palesata più volte. Per esempio a febbraio,
quando nel corso di una conferenza stampa a Mosca con il suo omologo
ministro degli esteri, davanti alla platea di giornalisti occidentali
(che l’hanno graziata) alla trappola di Lavrov che gli obiettò: «Ma con
questa logica anche Rostov e Voronezh dovrebbero essere sottoposte alla
giurisdizione di Kyev», rispose: «Certamente sì!» ignorando, da ministra
degli esteri inglese che le due città citate da Lavrov non si trovano
nel Donbass ma da sempre fanno parte della Federazione russa.
C’è da
sperare che quando la Truss darà seguito alla sua libidine per il
bottone nucleare, abbia le idee chiare su quale obiettivo puntare i
missili, sappia dove li indirizza, perché con questa sapienza geografica
potrebbe spedirli a Matera, che come ben sa Di Maio si trova in
Puglia...
Del resto Lombroso di certo non aveva ragione su tutto…
ma forse su qualcosa legato alla fisiognomica ci aveva preso… Comunque,
sicuramente, fa fede la compostezza, la postura, lo stile...
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