La Russia si è rivelata militarmente debole. Conseguenze:
Dunque depredabile agli occhi dell’Occidente globale. Una situazione che certo aumenta la gola del governo polacco, istigato da Londra, per tentare avventure verso Leopoli. E non solo: l’aggressione dell’Azerbaigian turcofono all’Armenia è la prima immediata conseguenza. L’Armenia ha chiesto aiuto militare a Mosca; Erdogan ha subito affermato il totale e incondizionato appoggio della Turchia all’Azerbaigian. Ricordiamo che a luglio Ursula Von der Leyen ha firmato un accordo con l’Azerbaigian per sostituire il gas russo con quello prodotto nel paese turcofono, oggi in guerra contro la Russia: è più che probabile che la fornitura sarà interrotta da eventi bellici.
Frattanto si è scoperto che
Mercenari della PMC turca “SADAT”, controllata da Erdogan, schierati in Ucraina
“In Ucraina opererebbero un centinaio di mercenari turchi della SADAT PMC.
L’intercettazione radiofonica dei negoziati su uno dei fronti ha permesso di stabilire che sul territorio dell’Ucraina sono presenti mercenari della SADAT PMC turca. La presenza di quest’ultimo qui è stata una completa sorpresa, poiché in precedenza non si pensava che mercenari turchi prendessero parte alle ostilità dalla parte dell’Ucraina.
Al momento, è noto che mercenari turchi furono visti a Volchansk dopo che questo insediamento passò sotto il controllo delle truppe ucraine. Il loro numero esatto, tuttavia, non è specificato. I primi membri di questa PMC hanno preso parte alla guerra in Libia.
“Oltre alle PMC di aspetto europeo – americani, polacchi, britannici, a Volchansk, i residenti locali hanno osservato un distaccamento di mercenari che parlavano arabo e turco. Le altre nostre fonti, comprese quelle che lavorano con le intercettazioni radio, ritengono che sia stato nella regione di Kharkiv per la prima volta nella NVO che Kiev ha schierato al fronte mercenari del PMC turco SADAT, con i quali i soldati dell’esercito russo aveva incontrato in Siria e nelle distese del deserto libico” , racconta il progetto WarGonzo.
La parte turca non ha ancora commentato la possibile apparizione della SADAT PMC in Ucraina, tuttavia è interessante notare che questa PMC è considerata quasi direttamente controllata dal leader turco Recep Tayyip Erdogan.
На Украину переброшены наёмники турецкой ЧВК “SADAT”, подконтрольные Эрдогану
Dunque Erdogan il doppio fa contemporaneamente il Mediatore con Putin e l’avversario bellico di nascosto. Ciò pare avvicinare la fase predetta dal padre Paisios del monte Athos, da noi più volte ricordata:
“Vi sarà una guerra tra Russia e Turchia. All’inizio i Turchi crederanno di vincere, ma ciò sarà la loro rovina. I Russi alla fine vinceranno e la Città cadrà in mano loro. Poi la prenderemo noi… Saranno costretti a darcela”, si legge nel testo originale. “I Turchi saranno distrutti. Saranno cancellati dalle mappe, poiché sono una nazione non scaturita dalla benedizione di Dio”.
“La Turchia sarà smembrata. Di certo questo smembramento ci soddisfa e ci conviene come stato. Così saranno liberati i nostri villaggi, le patrie irredente. Costantinopoli sarà liberata, diverrà nuovamente greca. Santa Sofia sarà nuovamente aperta al culto”.
[…]. Il comandante di questa guerra sarà Ebreo.
Collaborerà molto anche il Papa, poiché tutti i figli del diavolo li riterrà suoi, e suggerirà loro di seguire l’anticristo.
Per questo anche San Kosmas l’Etolo disse: «Maledite il Papa, poiché egli sarà la causa»
Leggere l’integrale qui:
Ovviamente è parte della percezione della Russia come militarmente debole anche la brutale ingerenza americana sulle nostre elezioni, con la “rivelazione” da parte della Segreteria di Stato USA (Blinken) che “La Russia ha speso almeno trecento milioni di dollari, a partire dal 2014, cioè dall’anno dell’annessione della Crimea, per finanziare partiti politici, think tank e candidati di 24 Paesi e influenzare così i risultati elettorali”.
🔴 L’Azerbaigian (che ha alle spalle sia Turchia che Israele) attacca l’Armenia, alleata della Russia nel CSTO, e avanza pesanti pretese territoriali.
🔴 Scoppiano proteste davanti al parlamento armeno, per chiedere la testa del primo ministro Pashinyan.
🔴 Il CSTO, riunitosi su richiesta urgente dell’Armenia, prende una posizione ecumenica, chiedendo una “soluzione pacifica”. E non fa scattare il meccanismo di mutuo soccorso.
🔴 Scontri di frontiera, con diversi soldati feriti, tra Tagikistan e Kirghizistan, entrambi membri del CSTO.
🔴 Il partito di governo della Georgia, paese finora rimasto neutrale, apre ad una consultazione per scendere in campo contro la Russia.
🔴 Il ministro degli Esteri ungherese, membro di un governo che finora non ha mandato nemmeno una pistola agli ucraini, va a visitare una base Nato in Lituania.
L’immagine – vera o presunta e percepita – di una Russia “debole e in difficoltà” sta destabilizzando l’intera area euroasiatica. Creando fermenti, divisioni e tentativi di riposizionamento tra paesi neutrali, amici e alleati.
A ciò vanno aggiunti i recenti colloqui telefonici tra Putin e le due “colombe” UE, Macron e Scholz, utilizzati come messaggeri dalla Nato: entrambi premono per una resa con il cappello in mano. Ci provano, tirando fuori questa carta…
A breve Putin incontrerà il leader cinese Xi Jinping. Pechino è alleata strategica di Mosca e continuerà a garantire sostegno politico, diplomatico ed economico. Ma scordatevi l’opzione di un suo coinvolgimento diretto in Ucraina, per togliere le castagne dal fuoco a Mosca.
La Russia deve prendere – da sola – una decisione in brevissimo tempo. Una scelta irreversibile, in una direzione o nell’altra.
Tirare il freno a mano e cercare di riaprire un dialogo con l’occidente: cosa che comporterebbe pesantissime conseguenze interne e esterne per la leadership russa, che ne uscirebbe di fatto sconfitta e con un’enorme perdita di credibilità.
Oppure fare una guerra vera, utilizzando tutte le sue immense risorse umane, militari ed economiche. Una guerra contro l’Ucraina, che potrebbe diventare una guerra contro la Nato. Con tutte le immaginabili conseguenze che ciò può comportare.
È difficile prevedere soluzioni intermedie in questo momento.
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