Al sottostante articolo che si basa ulla semplice analisi logica aggiungo poche note di analisi militare e geopolitica. L'Ucraina ha finora mobilitato 1,6 milioni di soldati, la stragrande maggioranza ovviamente sono poco addestrati e ancor meno motivati a combattere in quanto membri della difesa territoriale, disposti semmai a lottare per la difesa dei propri oblast e non a recarsi in prima linea con il rischio di una morte quasi certa, usati come carne da cannone per gli interessi della NATO e degli USA. La Russia ha sul campo appena 250mila soldati oltre a quelli mobilitati dalle due repubbliche donbassiane, per un totale massimo di 400mila soldati. L'Ucraina nel Donbass aveva schierato i reparti migliori e il grosso del suo esercito, essendo l'area di maggior valore dal punto di vista strategico ed economico, e grosso modo il rapporto numerico era paritario tra le forze in campo, quando non era sfavorevole ai russi, nonostante ciò i russi hanno conquistato quasi l'intero Donbass partendo da circa il 35% iniziale. Quindi le conclusioni si possono trarre facilmente, gli ucraini sono stati sconfitti nonostante le decine di miliardi di armamenti ricevuti dall'Occidente, le migliaia di mercenari NATO (perlopiù inutili perché una guerra con queste caratteristiche non l'avevano mai combattuta), la guida strategica e operativa della NATO, l'abuso di civili come scudi umani, le trappole esplosive poste a decine di migliaia nelle città, la propaganda ignobile dei media occidentali contro la Russia, gli atti di sabotaggio e le minacce e violenze ai civili, ecc.. La popolazione delle aree occupate dai russi è felice di passare sotto la giurisdizione russa, un motivo ci sarà pure o no? Quindi, nella migliore delle ipotesi solo la popolazione degli oblast occidentali appoggia l'esercito ucraino, non certo le popolazioni russofone e filorusse degli oblast orientali e del sud costiero. Inoltre la superiorità bellica dell'artiglieria, aerea e missilistica russa è di venti o trenta volte rispetto a quella ucraina e Nato messe insieme, quindi di cosa stanno parlando i media occidentali quando si riferiscono a una possibile vittoria ucraina? E la tanto sbandierata controffensiva ucraina di agosto non lo prevedono che finirà solo in un bagno di sangue per i soldati ucraini? li vogliono veramente mandare al massacro? In questo modo accelereranno la disgregazione dell'Ucraina, che come stato cesserà di esistere entro il prossimo autunno. I russi controlleranno tutti i territori costieri fino alla Transnistria e quelli orientali fino al fiume Dnepr, il resto sarà sotto controllo polacco e della NATO. Sempre che gli USA e la NATO oltre a far durare la guerra fino all'ultimo ucraino non decidano di sacrificare anche i polacchi e i baltici, gli unici russofobi così pazzi da essere disposti a combattere sul campo la Russia. In tal caso il conflitto da operazione militare speciale passerebbe al rango di GUERRA e la Russia a quel punto non si farebbe più alcuno scrupolo e colpirebbe duro, non come hanno fatto finora che si sono limitati. Spero di essere stato sufficientemente chiaro. Purtroppo queste cose le scrivo dalla fine di febbraio 2022, le ho capite io che non sono uno stratega militare, possibile che non lo abbiano capito gli addetti ai lavori? Claudio
Le 10 ragioni sul perché l'Ucraina non può vincere contro la Russia
di Roberto Buffagni
Che cosa vuole dire che “l’Ucraina non può vincere contro la Russia”?
Vuole dire che:
1. Le risorse strategiche russe (popolazione, “potenza latente” economica, “potenza manifesta” militare, ossia truppe mobilitate e mobilitabili + armamenti e materiali + arsenale atomico tattico e strategico) sono di gran lunga superiori alle risorse strategiche ucraine, nonostante gli aiuti militari e finanziari occidentali.
2. Il contesto delle ostilità in Ucraina è la strategia statunitense: prolungamento della guerra a tempo indeterminato, dissanguamento e destabilizzazione politica della Russia, regime change, frammentazione politica della Federazione russa, in vista del contenimento del nemico principale, la Cina. In sintesi, i dirigenti ucraini hanno noleggiato la loro popolazione, il loro Stato, le loro FFA per il perseguimento di questa strategia statunitense.
3. La strategia statunitense rappresenta una chiara minaccia esistenziale per la Federazione russa, che non può permettersi di perdere il confronto militare con l’Ucraina, che è una sineddoche del confronto Russia/USA-NATO.
4. Ciò implica che l’Ucraina non può fare ricorso all’unica strategia politico-militare possibile per il debole nei confronti del forte: rendere sfavorevole, per il forte, il rapporto costi/benefici del conflitto con il debole. “Tu mi puoi sconfiggere e conquistare, ma ti costerà più di quel che ti rende.” È il criterio ordinatore della strategia di “dissuasion du faible au fort” elaborata dal gen. Gallois per l’istituzione della force de frappe nucleare francese voluta da de Gaulle.
5. Mi spiego meglio. Il debole, in questo caso l’Ucraina, può infliggere gravi perdite umane, materiali e politiche al forte, la Russia. Se la posta in gioco fosse limitata, ad esempio una controversia territoriale, patendo l’accanita resistenza del debole il forte potrebbe, in base a un calcolo costi/benefici, accettare un compromesso, riducendo le sue esigenze politiche a quanto ritiene strettamente necessario; o addirittura rinunciare a combattere e ritirarsi, come fecero gli Stati Uniti in Vietnam.
6. Se invece il forte, come nel presente caso, non può permettersi di perdere la guerra, perché una sconfitta decisiva mette a rischio la sua sopravvivenza politica, esso sarà disposto a sopportare qualsiasi costo del conflitto, e impiegherà tutte le sue risorse strategiche per vincerlo. Al debole, dunque, non basterà infliggere ripetute sconfitte tattiche al forte, né infliggergli gravi perdite, anche superiori alle proprie, per spezzare la sua volontà di combattere.
7. Dunque, paradossalmente, è proprio l’unanime schieramento occidentale a sostegno dell’Ucraina a garantire che l’Ucraina sarà sconfitta dalla Russia.
8. Infatti, il sostegno occidentale all’Ucraina non può spingersi fino a un conflitto diretto NATO-Russia, per l’elevato rischio di una escalation nucleare, tattica ma anche strategica, delle ostilità, che metterebbe a rischio lo stesso territorio statunitense. Dunque, lo schieramento NATO non può riequilibrare i rapporti di forza tra le risorse strategiche ucraine e le risorse strategiche russe.
9. Lo schieramento NATO in appoggio all’Ucraina, invece, sortisce l’effetto paradossale di alzare la posta del conflitto fino al cielo, per la Russia, perché ne minaccia la sopravvivenza politica e dunque la costringe a vincere ad ogni costo, perché per la Russia, qualsiasi costo delle ostilità sarà sempre minore della propria distruzione.
10. Questa maestosa eterogenesi dei fini fa sì che l’Ucraina sia matematicamente condannata alla sconfitta. Scrivo “matematicamente” perché se l’Ucraina non può adottare la strategia “du faible au fort”, rendendo sfavorevole per la Russia il rapporto costi/benefici del conflitto, ad operare sarà la semplice proporzione matematica tra le risorse strategiche ucraine e le risorse strategiche russe, più che sufficiente a predeterminare l’esito del conflitto.
Nessun commento:
Posta un commento