Draghi non dovrebbe dimettersi, dovrebbe andare in galera
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di LEONARDO FACCO
La salita di Mario Draghi al Quirinale, che ieri ha respinto le dimissioni del premier, ha dato il via al balletto politico, anzi al teatrino politico, che tanto piace alla stampa igienica italiana e che caratterizza il paese dei Pulcinella.
Per come la vedo io, il presidente del consiglio non dovrebbe dimettersi, dovrebbe essere ingabbiato (un atto comunque in netto ritardo rispetto ai tempi) per tutte le bugie, che ha raccontato in questi mesi, inanellando una serie di fallacie che hanno portato alla negazione di diritti naturali e individuali quali quello di lavorare e muoversi, ma che hanno anche condotto alla miseria e/o alla morte migliaia di abitanti della penisola italiana.
“Se non ti vaccini, ti ammali, muori” è un’affermazione così demenziale, da venditore di balsamo di tigre direi, che rimarrà nella storia dei grandi crimini contro l’umanità. Ciononostante, aldilà della piccola brigata della contro-informazione, che ha sputtanato con le evidenze, i fatti e gli studi scientifici quell’iperbole demenziale di cui sopra (raccontata peraltro per imporre l’obbligo vaccinale), per il giornalismo nazifasciocomunista italiano è come se questa minaccia non fosse mai stata pronunciata.
Ma “Mr Whatever it takes” – di cui un giorno racconteremo anche tutte le idiozie economiche che da anni mette in campo – di balle ne ha raccontate a bizzeffe. Ripassiamone solo alcune:
- 1- Ha raccontato che bastava il 70 per cento di vaccinati, per raggiungere l’immunità di gregge. Dopodiché, la percentuale ha continuato a variare, visti i risultati nulli dell’inoculazione. E la mandria di bovini con la penna in mano sempre pronti a rilanciare i numeri a casaccio che Palazzo Chigi dava.
- 2- Sostenuto da una cricca di virostar infami, ha raccontato che “chi era vaccinato non poteva contagiarsi né contagiare”. Quindi, evviva il marchio verde (QRcode) per riconoscersi fra bucati. Oggi, sappiamo che non solo i tridosati finiscono in terapia intensiva, ma sono la stragrande maggioranza e muoiono come mosche.
- 3- E il miracoloso Green pass, propagandato in diversi modelli (dal base al super) che avrebbe fatto ripartire l’economia e che avrebbe salvato il Natale? Troiata spaziale, oggi confermata dai loro stessi numeri!
- 4- Ergo, come conseguenza del punto 3, riecco il tampone. Aveva raccontato che gli inoculati avrebbero smesso di farlo, perchè erano sani loro. “È pandemia di non vaccinati”, affermava a reti unificate il guerrafondaio romano. Dopodiché, prima dello scorso Natale ha fatto marcia indietro, scherzava…, e ha fatto correre il gregge a tamponarsi, al punto che si sono formate code di ore di utili idioti davanti alle farmacie per sapere se potevano andare a fare il cenone con i parenti e gli amici.
- 5- Ha millantato che con un vaccino sarebbe finito tutto. Dopodiché, travolto dalla verità scientifica, ha incoraggiato – ovviamente per voce di quel criminale che è il ministro della salute – a farsi non solo la punturina uno, ma anche la due per essere più sicuri, la tre per un rinforzino e ora la quarta per salvaguardare i soliti “fragili”, senza contare l’anti-influenzale classica che gli anziani si sorbivano ogni autunno.
- 6- Per chiudere qui la breve carrellata “salutista” di questo vile affarista (come lo ha ben definito Cossiga), come dimenticare ciò che ha detto sullo “stato d’emergenza”. Non solo lo ha prolungato quella per Covid oltre i due anni previsti dalla famosa “legge della Protezione Civile”. Dopo il 31 marzo, s’è inventato lo stato d’emergenza per la guerra e, ora, quello per la siccità.
Il mio amico Roberto Lanzini, commentando ieri l’annuncio delle dimissioni di Draghi ha scritto: “Se nessuno del Consiglio dei Ministri sta fuggendo all’estero, significa che non sta cambiando nulla”. Personalmente ho aggiunto quanto segue: “Draghi non dovrebbe dimettersi, dovrebbe andare in galera. Viceversa, significa (ma già lo sapevamo) che il potere giudiziario è complice del regime”!
Ora, riletto quanto sopra, solo se sei un focomelico cerebrale, oppure un leccaculo di regime e un utile idiota, puoi dare credibilità, e finanche stimare, un tizio che – urbi et orbi – ha dichiarato: “Preferite la pace o i condizionatori accesi per tutta l’estate”?
P.S. Se si dimetterà davvero lo scopriremo nelle prossime ore, ma che abbia già una poltrona che lo attende altrove, anziché una branda allUcciardone, è un dato di fatto.
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