Liz Truss è l'ignoranza fatta persona.
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Tutti a Mosca! Continua la parata dei politici europei a Mosca.
C’è chi è stato castigato per essere andato in Russia a
parlare con Putin in modo non conforme alle direttive UE, come il primo
ministro ungherese Victor Orban, che dopo essere stato accusato dai
mass-media europei di “tradimento”, è stato “chiamato a tappeto” dalla
NATO. Il segretario generale della Nato, Stoltenberg ha dichiarato di
aver tenuto con Orban un “colloquio personale”.
Con il ministro degli esteri britannico, Liz Truss, non
ci sarà bisogno di “tappeti” e “colloqui personali”, chi meglio di lei
sa perorare la causa dell’Occidente unito contro la Russia? E così, dopo
Macron, anche la Truss si reca a Mosca per “impedire l’invasione e la
guerra del regime di Putin in Ucraina”
L’incontro con il Ministro degli Esteri russo è stato
una dura prova per la proverbiale pazienza e i nervi di Lavrov. Già
prima di partire per la Russia il ministro britannico Liz
Truss ha dichiarato che la Gran Bretagna è fermamente
intenzionata a difendere la libertà e la democrazia in Ucraina: “vado a
Mosca per esortare la Russia a cercare la via di risoluzione diplomatica
e farle capire che ancora un’altra invasione di uno Stato sovrano
(quale era la prima, madame??) e riceverà enormi conseguenze, la Russia
non deve dubitare della durezza della nostra risposta!”
La Truss è arrivata a Mosca il giorno prima
dell’incontro, doveva farsi il servizio fotografico in pelliccia e
colbacco per le vie della città imbiancata e immancabilmente sulla
Piazza Rossa, dove ha fatto il suo colpo, i tabloid inglesi l’hanno
paragonata alla Thatcher nella stessa posa 35 anni fa durante la sua
visita in Unione Sovietica.
Dopo aver dormito nella residenza dell’ambasciatore
britannico, la mattina si è recata in visita all’Università di Mosca
“MGU”, perché voleva incontrare il mondo accademico dei matematici,
sicché è stata ricevuta dal rettore Viktor Sadovnicij, il quale le ha
donato un bouquet di fiori e il suo libro scritto in lingua inglese
sull’analisi funzionale. Certo, le sarebbe più stato utile un incontro
con i professori di storia e geografia, dopo i suoi madornali errori che
mostrano la sua ignoranza delle più elementari nozioni di storia e
geografia.
Poco tempo fa aveva detto che “l’Ucraina è un paese
orgoglioso con una grande storia, che ha dovuto subire diverse invasioni
dai mongoli ai tartari (!!) All’Ucraina noi forniamo e inviamo
armamenti difensivi, altrettanto forniamo sostegno ai nostri amici
alleati baltici attraverso il Mar Nero” (!!) Oggi con Lavrov ha fornito
un’altra sua “perla”. Rispondendo all’insistenza della Truss, secondo la
quale la Russia deve assolutamente ritirare i suoi soldati dalla
frontiera con l’Ucraina, Lavrov ha detto che i soldati russi si trovano
dentro il proprio paese: “Voi riconoscete la sovranità della Russia
sulle regioni di Rostov sul Don e Voronezh??” La signora Truss, dopo
essere rimasta in silenzio un po’ di tempo, ha risposto: “la Gran
Bretagna non riconoscerà mai la sovranità della Russia su queste
regioni” (!!) 10 e lode, ministro!
Quando Lavrov ha chiesto alla Truss cosa ci fanno le
truppe britanniche per esempio nel Baltico, il ministro ha risposto
““noi siamo a casa nostra, nella Nato” (!!) Riguardo la fantomatica
“invasione russa dell’Ucraina”, i giornali italiani hanno già scritto
che “La Russia non esclude l'evacuazione del personale non essenziale
della sua ambasciata a Kiev”, ma questa frase di Lavrov non era una
dichiarazione ufficiale, ma per far capire che in virtù del fatto che la
Russia non ha intenzione di invadere nessuno, se gli americani e
britannici hanno già evacuato il loro personale dalle ambasciate di
Kiev, significa che proprio loro hanno preparato una provocazione e
quindi la Russia si interroga se non sia opportuno evacuare i suoi
cittadini. (Con l'aria che tira può pure essere reale) E mentre la
signora minacciava Mosca a casa sua, in Gran Bretagna preparavano un
nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia.
Eclatante è stato anche quando un giornalista russo di
RT ha chiesto al ministro britannico perché Londra ha sostenuto
attivamente anni fa i separatisti ceceni, ricordando che allora Margaret
Thatcher addirittura organizzò una cena in onore del presidente ceceno e
dei suoi uomini nonostante i vari atti terroristici che avevano
compiuto per tutta la Russia, quindi, perché adesso Londra non sostiene e
non collabora con i separatisti del Donbass?
La Truss non ha risposto e sollecitata di nuovo a rispondere dal giornalista, di nuovo ha taciuto.
Insomma dalla conferenza stampa ne è uscito fuori un quadro patetico per la signora Liz Truss, ex ministro del commercio.
Non si è potuto non notare che durante l’incontro, la
Truss leggeva sui fogli quello che doveva dire, mentre Lavrov non aveva
davanti a sé nessun foglio. Insomma, schizofrenia, paranoia, ignoranza e
prepotenza. L’incontro è finito a suon di reciproci rimproveri. Il
Ministro Lavrov ha dichiarato che è deluso dell’incontro con il ministro
britannico Truss, definendolo “un colloquio tra un muto e un sordo”, ha
impiegato due ore per far capire alla signora la posizione della
Russia, ma è stato inutile ha detto Lavrov, “sento ma non ascolto”.
Il bellicoso ministro britannico ha oltretutto una spiccata propensione a provocare e scioccare.
I russi di sicuro si ricorderanno per sempre la scena in
Estonia del ministro Liz Truss sul vecchio carro armato britannico che
pattuglia la frontiera con la Russia, desiderosa di mostrare alla
minacciosa e aggressiva Russia con “chi avrà a che fare” se invaderà
l’Ucraina.
E pensare che Liz Truss aspira alla poltrona di Boris
Johnson! Con disperazione, vien da chiedersi se il mondo dev’essere
proprio in mano a prepotenti semianalfabeti.
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