ITALIA COME IL TITANIC
di Filippo Chinnici
L’Italia si è infranta contro l’iceberg e mentre il governo, come l’orchestra del Titanic, continua a cantare che tutto andrà bene, continua a imbarcare acqua e presto affonderà completamente. I corrotti partiti della seconda Repubblica sono finiti. Se mandano Draghi al Quirinale uccidono il governo-regime di cui fanno parte, provocando un vuoto di potere che non può essere riempito da nessun altro. Perciò tutti si aggrappano a Draghi, l’uomo delle logge internazionali che più di tutti rappresenta la finanza internazionale in Italia. Se invece lasciano Draghi a palazzo Chigi sono praticamente condannati a seguire Draghi nel disastro imminente e a far fronte alle rivolte che ci saranno ad ogni livello dello Stato e della società.
La nave Italia continua a imbarcare acqua e i partiti stanno coltivando l’illusione di nascondere le loro responsabilità in questa operazione eversiva nascondendosi dietro Draghi per cui proveranno a lasciare l’emissario di Goldman Sachs lì dov’è. Il probabile stallo che ne seguirà e l’incapacità di trovare un nome condiviso spingerà probabilmente la politica a chiedere al figlio di Bernardo Mattarella di rimanere, esattamente come fecero otto anni fa con il figlio di Re Umberto II di Savoia, G. Napolitano, infiltrato nel vecchio PCI per demolirlo dall’interno.
L’Italia è prossima alla chiusura di un ciclo storico di decadenza morale ed economica. E deve completare questa fase per poter iniziare finalmente un nuovo ciclo. Prima di farlo, però, deve liberarsi una volta per tutte del parassitario ceto politico che l’ha trascinata in questo inferno. L’Italia dovrà chiedere conto a coloro che l’hanno tradita e procurato questo disastro.
PIANO DI FUGA
Contrariamente a quanto avvenne con il Titanic dove il comandante Edward John Smith preferì affondare con la sua nave, in questo caso Mario Draghi contro cui si vociferano denunce in arrivo avrebbe già approntato un piano per abbandonare la nave che egli ha contribuito a fare affondare. Uccellini mi dicono, infatti, che se il piano originario del liquidatore del Britannia di trasferirsi al Colle dovesse definitivamente sfumare, come sembra, Draghi starebbe già guardando fuori dai confini nazionali per trovare un rifugio tra i palazzi del regime di Bruxelles. L’élite che ha creato la sua carriera, ha già approntato una sua via di fuga: A quanto pare l’uomo di Goldman Sachs potrebbe prendere il posto della Von der Leyen alla presidenza della Commissione Europea che a sua volta prenderebbe il posto lasciato vacante da David Sassoli alla presidenza del Parlamento Europeo.
SI SALVI CHI PUÒ
Draghi è perfettamente consapevole di aver trascinato l’Italia in un disastro socio-economico senza precedenti ed è perfettamente consapevole che il suo regime si sta già disgregando. Il Generale Francesco P. Figliuolo che avrebbe dovuto dare una deriva autoritaria al golpe sanitario è stato appena sostituito dal generale Riccò alla guida del comando logistico. Addirittura, lo stesso Figliuolo inizia a parlare di ritorno alla normalità. Giancarlo Giorgetti, uomo del “Deep State” italiano che coltiva rapporti con CIA e Mossad, uno degli uomini più vicini al liquidatore del Britannia ha portato avanti uno strappo clamoroso disertando le ultime riunioni del consiglio dei Ministri.
Il regime di Draghi ormai assomiglia all’orchestra del Titanic. Tutti suonano allegramente e ribadiscono che «tutto va bene», mentre la nave sta affondando.
Insomma stiamo entrando nella fase del tramonto della democrazia liberale italiana. È la fase dove le bande politiche al servizio delle varie massonerie e della finanza si scanneranno a vicenda prima di darsi alla fuga. Anzi, alcuni uccellini mi dicono che sia già iniziato il «si salvi chi può».
Questa è la ragione per la quale Draghi avrebbe già pronto un piano di fuga. Draghi dispone di coperture ed entrature internazionali di cui gli altri politici italiani sono privi. Draghi pensa di avere delle chance di salvarsi se abbandona la nave prima che affonda completamente, abbandonando gli altri sono pedine gerarchicamente irrilevanti al loro destino. Draghi è pronto ad abbandonare lo stesso Giorgetti che lo ha fedelmente sostenuto e aiutato, e Giorgetti che ha capito il gioco starebbe attuando delle contromosse per pararsi il culo.
CONCLUSIONE
Tutti già pensano a mettersi in salvo. Tutti già pensano ad abbandonare la nave e chi può sale sulla prima scialuppa di salvataggio. Pertanto mi sento di poter dire che la corrotta classe politica nata dal golpe giudiziario di “Mani Pulite” degli anni ’90 (pilotato dalla CIA e da Soros per conto del “Deep Sate” di Washington DC) sembra destinata alla sua inesorabile rovina. Prepariamoci a celebrare i funerali della Seconda Repubblica. Per favore: niente, fiori ma solo le patrie galere.
Un ciclo storico si sta per chiudere e un altro sta per iniziarne. Una nuova era globale è già alle porte in sostituzione della vecchia. Assisteremo a cambiamenti epocali in ogni ambito della Società che scioccheranno il mondo. Prima, però, avremo tanti processi e tanti traditori saranno processati e imprigionati. Apriamoci al nuovo che arriva guardando al futuro con fiducia.
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